Dal nostro sito

APPROFONDIMENTI #NOTOWAR

Contro ogni guerra, senza se senza ma.

Mentre si continua a parlare di nuovi conflitti militari, vogliamo prendere parola contro ogni guerra, indipendentemente da chi combatte.

Non si può pensare di essere cosrettə a scegliere tra Russia o NATO, tra una superpotenza o l’altra. Contro questa polarizzazione non vogliamo trovare la parte meno peggiore, ma opporci alla guerra e a tutti gli eserciti che la combattono. No all’aggressione della Russia, che farebbe innumerevoli morti civili e imporrebbe l’occupazione militare a milioni di persone. No alla NATO, un’alleanza MILITARE, che ha come solo fine il combattere le guerre, e per questo non dovrebbe includere l’Italia, anzi non dovrebbe esistere.

È importante anche prendere parola dalle giovani generazioni, dalle studentesse e dagli studenti dei collettivi. Proprio mentre si scende in piazza per una scuola diversa e per un futuro diverso, vogliamo che il nostro futuro non sia fatto di bombe, armi ed eserciti.

Di fronte ad ogni guerra c’è una sola parola e una azione conseguente: la parola NO e l’azione RIBELLE

Le compagne e i compagni del Cantiere

La “denazificazione” di Putin rischia di rafforzare i neonazisti in tutta Europa

da ValigiaBlu

La soluzione alla crisi nell’Est dell’Europa non può essere militare

da Altraeconomia

La guerra tra Russia e Ucraina

da Alessandro Barbero

Ma l’invazione russa è una invenzione dell’occidente

da Gastone Breccia

Ma Putin pensa davvero di invadere l’Ucraina? Aldo Giannuli

APPROFONDIMENTI #DISARMO

La spesa militare in Italia è di 26 miliardi di euro.

Questi soldi potrebbero essere investiti nell’edilizia scolastica, in più docenti e laboratori. Basta fondi alla guerra! Vogliamo fondi per la scuola.  Il movimento studentesco è contro la guerra da sempre, perché non ci sono guerre giuste o accettabili. E per anni siamo scesə in piazza contro gli eserciti, le guerre e il militarismo, e continueremo a farlo.

Mentre politica e media stanno cercando di normalizzare i conflitti con la loro propaganda di guerra, hanno fatto piazza pulita delle belle parole sulla transizione ecologica.
L’aumento del costo dei carburanti viene presentato come la ragione per cui il nucleare e la devastazione ambientale sono un “male necessario”. La decarbonizzazione è espulsa dal dibattito, e intanto i gasdotti decidono le alleanze militari di mezza europa.

Nessuno parla degli interessi intrecciati fortemente tra le potenze militari e le multinazionali che guadagnano dalla guerra e dalla distribuzione delle fonti fossili di energia. Se le guerre degli anni ‘90 in Medio Oriente sono state fatte dagli Usa per controllare il luogo del pianeta che era strategico per la produzione di petrolio, oggi lo scontro con la Russia diventa funzionale ad allontanare (o ad avvicinare, a seconda degli attori in campo) l’Europa alla Russia e dal suo gas. Noi studenti e studentesse ribadiamo la nostra opposizione a queste forme di imperialismo che minacciano costantemente il nostro futuro solo per assicurare maggior potere agli Stati e maggior profitti alle banche armate.

DI FRONTE AD OGNI GUERRA, UNA SOLA PAROLA DEGNA ED UNA SOLA AZIONE CONSEGUENTE:

LA PAROLA È NO E L’AZIONE È RIBELLE.

Padre Zanotelli: “non votare la risoluzione per armare l’Ucraina”. 

da Alex Zanotelli

Nel 2022 boom di spese militari, l’analisi della Controfinanziaria di Sbilanciamoci

da Rete Pace Disarmo

CALL TO ACTION

APPROFONDIMENTI: #CYBERWAR #OPRUSSIA

Guerre di Rete – Speciale Ucraina, cronache dal fronte cyber

da Guerre di rete

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