Il 12 maggio 2001 occupavamo il Cantiere, in via MonteRosa 84 a Milano. Era la scommessa di un gruppo di giovanissimi studenti e precari. Il Coordinamento dei Collettivi Studenteschi di Milano e Provincia entrò in una delle tante palazzine abbandonate della città: l'ex storico derby cabaret. Dopo 16 anni di abbandono, iniziavamo a ristrutturare lo spazio, restituendolo ai giovani, al quartiere, alla città, trasformandolo in uno strumento utile a combattere discriminazioni, svendita e privatizzazione della cultura, soprusi e mancanza di diritti.
Clicca qui per saperne di più
Libreria Don Durito
Lun-Gio 10.00-18.00
Ven 10.00-notte
Sab 15.00-notte
Taverna Sociale
PRANZO sempre Lun-Ven 12.00-14.30
CENA sempre Ven e Sab 20.00
CENE SPECIALI una al mese Dom 20.30
On the 12th of May of 2001, we occupied the social centre Cantiere, in via MonteRosa 84 in Milan. That was the bet of a group of young students and precarious workers. The Coordination of the Student's Collectives of Milan and Province occupied one of the manies abandoned mansions in town: the historic Derby Cabaret. After 16 years of abandonment, we were starting up rebuilding this space, giving it back to the young, to the hood, to the city, transforming it in an useful tool to fight discriminations, sale and privatization of culture, abuses and lack of rights.
Clik here to learn more
Il franco CFA e il neocolonialismo
Il Franco CFA (in tempo coloniale Franc Colonies françaises d’Afrique, oggi Franc Communauté Financière Africaine) è la valuta comune di 14 stati africani per lo più ex colonie francesi. Il franco CFA è suddiviso in Franco CFA occidentale (è il franco usato nell’ Unione economico – monetaria dell’Africa occidentale, emesso dalla BCEAO, Banque Centrale des États de l’Afrique de l’Ouest con sede a Dakar, Senegal) e Franco CFA centrale (usato nella Comunità economico e monetaria dell’Africa Centrale, emesso dalla BEAC, Banque des États de...
read moreMilano incontra Ni Una Menos – Argentina! Lo sciopero è globale!
Dall’Argentina un nuovo appello alla mobilitazione:#lottomarzo 2019, sciopero globale femminista! incontriamo Verónica Gago, ricercatrice alla Facoltà di Scienze Sociali dell’Università di Buenos Aires e altre compagne di Ni una menos – Argentina! a seguire cena Argentina! **** Nel 2016 Lucia Perez veniva drogata, stuprata, uccisa e seviziata a soli 16 anni da un gruppo di uomini in Argentina.La brutalità di questo ennesimo femminicidio è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso, la scintilla che ha fatto divampare...
read more#LottoMarzo 2019: sciopero globale femminista!
Torna lo sciopero globale femminista, a partire dalla chiamata delle donne argentine #NiUnaMenos. Oltre 70 paesi si preparano a questo nuovo appuntamento e anche in Italia è #AgitazionePermanente! A Milano ci prepariamo per due giornate di mobilitazione: 7 marzo – corteo studentesco + 8 Marzo, sciopero! Non Una di Meno: l’8 marzo noi scioperiamo! L’8 marzo, in ogni continente, al grido di «Non Una di Meno!» sarà sciopero femminista. Interrompiamo ogni attività lavorativa e di cura, formale o informale, gratuita o retribuita....
read moreCena Sconfinata
Il GASP – Spazio Mutuo Soccorso e la Scuola Abba (Università Popolare – Unipop Abba Vive) dello Spazio di Mutuo Soccorso ed il Centro Sociale Cantiere vi invitanoDomenica 3 febbraio alle ore 19.00 in via Monte Rosa 84,alla cena “SCONFINATA”, dedicata alla raccolta fondi per la Scuola Abba e ad un sano momento d’incontro. Programma:h.19.00 spettacolo:QUANDO...
read more#MaiPiuLager: blitz al Consolato libico
Siamo stati oggi al consolato libico, a pochi giorni dalla Giornata della Memoria, per dire MAI PIU’ LAGER! Abbiamo denunciato le responsabilità del governo italiano, convinti che oggi più che mai sia necessario prendere parte e disobbedire alle leggi razziste, per fermare la barbarie. Abbiamo poi lasciato della vernice rossa sulla strada, un’azione simbolica per denunciare che ognuno che non si ribelli è complice con il suo silenzio dell’esistenza dei lager libici e dei morti in mare, scegliendo il rosso non solo perchè è...
read more#27G Non c’è futuro senza memoria!
Anche quest’anno il 27 gennaio in occasione della giornata della memoria gli studenti dei collettivi milanesi si stanno mobilitando. Stiamo organizzando assemblea e momenti di approfondimento. Ha cambiato nome ed ha un’altra faccia, ma le politiche xenofobe e razziste sono le stesse, oggi come allora chi è al potere ha bisogno di un capro espiatorio, di un nemico da additare, su cui indirizzare tutta la rabbia del popolo. E questa è generata da ciò che il potere stesso ha fatto in tutti questi anni. 73 anni fa i lager e le leggi razziali...
read moreBlitz al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. #aprireiporti
"Rubare 49 milioni o salvare 49 persone?". #apriteiporti #seawatch #seaeye #nodlsalvini #stayhuman Occupazione simbolica della sede milanese del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti. Vogliamo lo sbarco immediato dei migranti sulla Seawatch e sulla Seaeye, l’apertura di tutti i porti e delle frontiere, che i soldi rubati dalla Lega siano restituiti e usati per garantire un futuro degno a tutte e tutti, migranti e nativi. Per questo oggi abbiamo occupato simbolicamente la sede milanese del ministero dei Trasporti e...
read moreDomani tutti a Sesto #chiudereicovineri
Venerdì 18 gennaio a Sesto San Giovanni i “fascisti del terzo millennio ” terranno un convegno in uno spazio simbolo dell’aggregazione e della socialità all’interno del quartiere, per diffondere idee razziste xenofobe e sessiste che da sempre fanno parte della loro “politica”.Gli esponenti della destra fascista negli ultimi anni sono stati responsabili di omici e aggressioni di stampo razzista. Ricordiamo l’omicidio di Emmanuel a Fermo e lattentato di Macerata,in cui un esponente della lega...
read moreDisobbedire alle leggi razziste, in mare e in terra.
Ribellarsi è giusto, disobbedire è necessario.Non è forse la legalità l’insieme di regole che ha dettato, in ciascun momento storico, il potere costituito?La schiavitù, l’Olocausto e il Porajmos e la altre persecuzioni naziste, l’apartheid in Sud Africa (e quello che oggi vige in altri posti del mondo tra cui la Palestina) erano realizzati secondo la volontà del potere vigente, tanto che i più importanti gerarchi nazisti dissero alla fine della guerra che “eseguivano degli ordini”, in questo senso non facevano altro che rispettare la...
read more