Oggi abbiamo attraversato le strade del quartiere di San Siro con un corteo contro sfratti e sgomberi, ribadendo che le soluzioni e le alternative per risolvere l’emergenza abitativa ci sono!
A Milano l’emergenza abitativa viene gestita come un problema di ordine pubblico, chi governa la città è sempre pronto a schierare le forze dell’ordine contro famiglie che sono sotto sfratto o sono state costrette a occupare per necessità, lasciando chiusa in un cassetto la commissione che dovrebbe valutare regolarizzare gli occupanti per necessità e tenendo bloccate le assegnazioni in deroga per emergenza. Oggi in corteo, insieme, occupanti, sfrattati, inquilini solidali, abbiamo affermato che non devono più esistere persone senza casa, nè case senza persone, che le 10mila case popolari vuote riscaldate vanno assegnate subito in stato di fatto: è intollerabile che la Lombardia, ovvero la regione con più metri cubi di sfitto in tutta Italia, non sia in grado di dare soluzioni ad un’emergenza che vede, nella sola città di Milano, 3mila persone per strada e oltre 23mila nuclei in attesa in graduatoria. Comune, Regione e Aler continuano a dirci che non ci sono alternative e propongono soluzioni false, di facciata, come l’ housing sociale e il canone concordato, che sono solo un altro strumento di speculazione, o addirittura la distribuzione di sacchi a pelo di fronte all’arrivo dell’inverno, mentre il riscaldamento centralizzato delle case popolari tiene al caldo oltre 10 mila appartamenti vuoti. Ci dicono che non ci sono soldi, ma Aler per anni ha speculato e rubato centinaia di milioni di euro; per EXPO sono stati sprecati miliardi; per gli stipendi, le auto blu, le pluripoltrone di lorsignori l’austerity non esiste… e ciliegina sulla torta, anche ogni sgombero e ogni sfratto equivale allo spreco di almeno 5mila euro dalle casse pubbliche. Ennesima dimostrazione di ciò, durante il corteo abbiamo trovato la sede Aler di via Newton completamente circondata dai difensori della loro arrogante politica: gli dava forse fastidio che qualcuno proprio li davanti dicesse la verità? Blindati e decine di celerini in antisommossa con maschere antigas pronti a difendere con ogni mezzo e violenza (come chi abita i quartieri popolari sa bene) le menzogne e gli interessi di un ente che ha fatto 400 milioni di buco di bilancio attraverso corruzione e speculazione. San Siro è un quartiere meticcio e solidale, che non ha intenzione di arrendersi all’arroganza di un potere che continua ad arricchirsi sulle spalle di chi abita questa città. Le soluzioni ci sono:
° Blocco immediato di sfratti e sgomberi
° Assegnazione in stato di fatto delle case popolari vuote
° Regolarizzazione di tutti gli occupanti per necessità
° Blocco della vendita delle case popolari
° Requisizione dello sfitto di banche e immobiliari
Ci vediamo in quartiere, nelle assemblee di abitanti, alle colazioni antisgombero, ai picchetti antisfratto… continuiamo a costruire un quartiere più solidale e vivibile!
Comitato Abitanti San Siro As.I.A Milano – USB