Venerdì 20 novembre h.19
“Migrazione e Guerra Globale Permanente”
Ne parliamo con Raffaele Masto, giornalista di Radio Popolare.
A seguire cena e dalle 21.30 proiezione della puntata di REPORT “Finchè c’è guerra c’è speranza”.
Non è Venerdì scorso che si è dispiegata la guerra globale permanente (in effetti non cessa sin dalla fine della guerra fredda e si è intensificata via via negli ultimi 15 anni). Venerdì 13 è stato l’ennesimo odioso fatto di sangue che ha visto dei fondamentalisti religiosi armati attaccare la vita di una metropoli. Eppure, oltre lo sdegno per tante vite trucidate, scatta lo stupore di chi pensa di non essere in guerra a meno che non si scatenino tragedie di questa portata a pochi chilometri dalla propria casa. E la prima dichiarazione del premier Hollande è stata quella di voler chiudere le frontiere come soluzione all’attacco dell’ISIS , per poi dichiarare lo stato di emergenza e 48 ore dopo bombardare Raqqa.
Quali sono gli interessi in gioco nell’alimentazione delle guerre da parte di paesi NATO e UE?
Qual’è la portata dell’esportazione di armi da parte di Paesi euopei?
Come mai solo episodi come quello tragico di Parigi ci ricordano di essere in guerra?
Perchè ci siamo abituati alle stragi continue come quelle che avvengono in Nigeria con Boko Haram che ha causato più di 32mila morti solo nel 2014?
Come mai i media main stream non ne parlano?
Quali sono le cause delle migrazioni dai Paesi africani? Qual’è il peso della rapina di risorse? E quale quello dei delle organizzazioni terroristiche territoriali?
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