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Libreria Don Durito presenta:
SABATO 28 NOVEMBRE 2015
La prima presentazione con spettacolo a Milano del nuovo libro dei Wu Ming.
“Il nostro modo di non celebrare il centenario della Grande Guerra”
GUARDA LE FOTO DELLA SERATA!
ASCOLTA GLI AUDIO DELLA PRESENTAZIONE!
ASSAGGI DELLA PRESENTAZIONE DEL LIBRO
Una serata per ribadire che ieri, come oggi, ripudiamo la guerra in ogni sua forma.
Con i Wu Ming e i Wu Ming Contingent faremo risuonare la vita fuor di retorica e spargeremo l’invisibile ovunque. Ma non basta: vogliamo celebrare il diritto alla felicità di ciascuno. Avete mai ascoltato un vero concerto di Musica Classica in un centro sociale? Questa è la vostra occasione di farvi contaminare. Ma ancora non basta: abbiamo aggiunto un pizzico di pizzica (e di folk) per ballare e cantare tutta la notte.
No, noi non celebriamo la Grande Guerra. Preferiamo di gran lunga la vita; preferiamo fermare le guerre, non le persone che da esse fuggono per trovare una vita migliore.
Il programma completo della serata:
WU MING
h. 18 aperitivo e firmacopie in libreria.
h.19 presentazione del libro
A seguire vi faremo assaporare i sapori della cucina salentina
CONCERTO DI MUSICA CLASSICA
h. 22 Uscite allo scoperto: siate animosi, siate curiosi, siate spiritosi!
La musica classica arriva al Cantiere con
La Ghironda di Tivoli
Musiche di B. Bartòk, H. Villa Lobos, J. Ibert, R. Dyens, A. Piazzolla.
A cura del M° Giustina Marta con Mariani, Galli, Duca, Cataldi, Palma.
WU MING CONTINGENT
h.23 anteprima dell’album SCHEGGE DI SHRAPNEL.
Reading spettacolo tratto da materiali storici originali della Grande Guerra
PIZZICA & FOLK
h. 24 Si balla la Pizzica con gli ASCANTI!
E a seguire djset folk con Giancarlo Nostrini dalla Sacca del Diavolo di Radio Popolare.
facebook: Don Durito Libreria twitter: @DonDuritoBooks
vi aspettiamo al Cantiere – via Monte Rosa 84 MM1/5 Lotto – Bus 90/91 98 49 68
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L’Invisibile ovunque segue quattro percorsi nella Grande guerra, saltando dal fronte italiano a quello francese. I protagonisti di questo libro sanno che «niente uccide un uomo come l’obbligo di rappresentare una nazione» (Jacques Vaché), e adottano diverse strategie di resistenza all’orrore.
Qualcuno si arruola negli Arditi, scansando la vita di trincea, al prezzo di divenire un uomo-arma, un pugnale con braccia e gambe, che un potere futuro potrà usare a suo piacimento. Di questo potere si sente già la presenza, cupa, ineffabile.
Qualcuno sceglie la renitenza alla leva o la sfida all’istituzione psichiatrica, accettando il rischio che la follia simulata diventi reale.
Qualcuno trova il modo di nascondersi nelle pieghe della guerra, praticando l’umorismo e il paradosso, esplorando gli abissi della psiche umana, fantasticando piani grandiosi per farla pagare al mondo che ha reso possibile la carneficina.
Qualcuno sperimenta la mimetizzazione e l’utopia di un’invisibilità che renda impossibile agli uomini combattersi.