RESPINGIAMO IGNORANZA E RAZZISMO APRIRE LE MENTI E LE FRONTIERE
SOLDI ALLA SCUOLA E NON ALLA GUERRA
In occasione della festa delle forze armate, il coordinamento dei collettivi studenteschi ha tenuto un’assemblea pubblica, per parlare e informare riguardo a un tema attuale di fondamentale importanza: la fuga di milioni di persone che scappano da paesi in guerra alla ricerca di un futuro migliore e la pessima gestione di questo fenomeno da parte delle istituzioni. Abbiamo ritenuto importante questo momento di ritrovo tra diverse realtà, da studenti a universitari ad associazioni attive sul campo, per analizzare la situazione e decidere su un percorso comune di iniziative politiche da portare avanti nei prossimi mesi.
Quello che le persone costrette a fuggire hanno trovato nel “luminoso Occidente” sono state barriere alzate e discriminazione razziale da parte di numerose persone che, al posto di praticare politiche di solidarietà e accoglienza dignitosa, si sono lasciate guidare dai deliri di politici ignoranti e razzisti, che hanno sparso il germe della paura e dell’odio approfittando della grave situazione di crisi economica che affligge milioni di persone.
La politica europea riguardo il tema è stata a dir poco pessima: le risposte più frequenti dei paesi europei sono state l’innalzamento di muri e recinti (si veda l’Ungheria di Orban o la Gran Bretagna) o l’indifferenza totale di chi decide di sfruttare la situazione per fini propagandistici proponendo come soluzione la creazione di una Giornata della memoria per i profughi morti in mare.. La propaganda xenofoba e intollerante, portata avanti dai maggiori esponenti di estrema destra di tutt’Europa, presenta slogan e discorsi del tutto ipocriti e falsi, come quello dell’ “aiutiamoli a casa loro” tipico di chi non sa o non vuole vedere.
E’ infatti a “casa loro” che i Paesi europei (con il gentile contributo degli Stati Uniti) tramite POLITICHE GUERRAFONDAIE hanno aiutato a creare la maggior parte dei problemi nelle zone critiche del pianeta. Basandosi su dati Istat del 2014 l’Italia ha esportato circa 453 milioni di armi (destinate anche a zone calde come il Medioriente e il nordafrica) per un fatturato totale di circa 300 milioni di euro. Si calcola che se i governi di tutto il mondo smettessero di investire nella spesa militare, si potrebbe provvedere a all’educazione gratuita per 12 anni di ogni bambino del pianeta. Questi dati sono solo il riflesso di una tendenza generale della politica attuale ad investire su guerra e armi piuttosto che sull’istruzione di noi giovani.
Crediamo sia quindi fondamentale partecipare al CORTEO DEL 13 NOVEMBRE con il messaggio forte e chiaro di RESPINGERE IGNORANZA E RAZZISMO E APRIRE LE FRONTIERE. Chiediamo un cambiamento delle politiche razziste e guerrafondaie e soprattutto pretendiamo che i soldi dei cittadini vengano spesi per una sana istruzione pubblica, laica e garantita a tutti piuttosto che per il profitto di pochi sulla sventura di tanti altri.
Coordiniamoci e lottiamo insieme, a partire dall’assemblea di oggi, per creare un mondo diverso,
senza barriere e confini, mentali o fisici che siano, più giusto e libero per tutti!!
CI VEDIAMO IN PIAZZA IL 13 NOVEMBRE CON LO SPEZZONE STOP WAR NOT PEOPLE!
RESPINGERE IGNORANZA E RAZZISMO E APRIRE LE FRONTIERE!
SOLDI ALLA SCUOLA E NON ALLA GUERRA!
Partecipa, Organizzati e Lotta!
Coordinamento dei Collettivi Studenteschi