Oggi a palazzo Marino da diversi quartieri popolari abbiamo dato vita ad un presidio contro sfratti e sgomberi, per l’ applicazione della commissione per regolarizzare gli occupanti per necessità approvata ormai tre anni fa ma tenuta completamente ferma da Comune e Regione.
A Milano ci sono oltre 10 000 case popolari vuote e migliaiia di metri cubi di sfitto ma al posto che assegnare questi spazi e case a chi è in emergenza abitativa, si continuano a tenere vuote in attesa della prossima speculazione o vendita.
Questa è la città di Expo pronta a stendere passerelle ai soliti palazzinari e sorda ai bisogni di chi una casa non ce l’ha perché non può accedere ad un affitto di mercato e ora che l’ inverno è alle porte non basterà di sicuro qualche coperta ad impedire che si muoia di freddo; intervenire rispetto all’ emergenza abitativa è un’altra cosa per farlo bisogna mettere in atto delle politiche abitative e avere la volontà di farlo.
Nei quartieri popolari vediamo trattare l’ emergenza abitativa come un problema di ordine pubblico come se si potesse relegare all’uso della forza quella che è una questione tutta sociale e politica.
Mentre nelle nostre città si fatica ad arrivare a fine mese e ad avere un tetto sopra la testa, mentre si erigono frontiere e si alimenta razzismo, c’è chi continua ad arricchirsi speculando sui nostri diritti.
Invece di continuare a buttare le famiglie sulla strada, militarizzando i quartieri, spendendo migliaia di euro per ogni sgombero e le comunità per gli sgomberati, attuare la sanatoria permetterebbe alle migliaia di famiglie che non riescono ad accedere al mercato privato di uscire dalla precarietà e di contribuire con un affitto, adeguato al reddito, utile a ristrutturare e mantenere gli alloggi popolari.
LE SOLUZIONI ALL’EMERGENZA ABITATIVA CI SONO:
* BLOCCO DEGLI SGOMBERI E DEGLI SFRATTI
* SANATORIA PER GLI OCCUPANTI PER NECESSITA’
* ASSEGNAZIONE DELLE 10MILA CASE POPOLARI VUOTE
* SBLOCCO DELLE ASSEGNAZIONI IN DEROGA