Continuano gli appuntamenti di presidio dei quartieri con le colazioni antisgombero che si moltiplicano di giorno in giorno, animate dalla solidarietà dei quartieri che si organizzano per resistere agli sgomberi e per costruire territori diversi, quartieri vivibili nonostante l’abbandono di Aler, luoghi in cui condividere le esperienze e i problemi senza lasciarsi trascinare in guerre tra poveri.
La linea uscita dal vertice tra Prefettura, Regione, Comune e Aler è decisamente smorzata rispetto agli assurdi annunci dei 200 sgomberi in una settimana, sparata eclatante smentita dall’assessore regionale alla casa Bulbarelli [Leggi qui il “Piano operativo per la prevenzione e il contrasto alle occupazioni abusive”]. Di queste dichiarazioni maggiormente “concilianti” abbiamo ben poco di cui fidarci: così come nel 2012 sarebbe dovuta partire la commissione di valutazione caso per caso degli occupanti per necessità, e questa non è neanche mai stata convocata!, non ci aspettiamo certo che ora cambi molto nelle (mala)gestione delle politiche sulla casa. Smetterà Aler di mettere all’asta le nostre case? Saranno trovate soluzioni adeguate per tutte le famiglie in stato di necessità? ..Abbiamo enormi dubbi al riguardo, perchè significherebbe rinunciare alle mire speculative che hanno dettato negli ultimi 20anni le linee guida sul tema abitativo a Milano.
Pensiamo che ogni tipo di proposta rispetto alle politiche e all’emergenza abitativa non possa prescindere dal blocco immediato di sfratti e sgomberi e dall’uscita dalla precarietà di migliaia di famiglie occupanti per necessità o dalla liberazione dal ricatto della morosità incolpevole. E’ inaccettabile la vendita del patrimonio di edilizia residenziale pubblica, e va fermato, attraverso l’assegnazione di tutte le case sfitte, oppure queste verranno naturalmente occupate dalle migliaia di famiglie che ad oggi non hanno altra alternativa alla strada.
Nutriamo anche forti dubbi rispetto alla reale comprensione da parte delle forze del dis-ordine delle dichiarazioni istituzionali che, ripulendosi un po’ la coscienza delle teste aperte degli ultimi giorni, pretenderebbero di affrontare il tema come problema sociale e non di ordine pubblico: abbiamo assistito all’uso vergognoso di manganelli e gas cs, fino all’arresto di 5 persone (2 dei quali ancora detenuti) e a molti fermi.
La lotta continua e non si ferma: liberi tutti!
Prossimi appuntamenti:
oggi 19/11: ore 17.30 via Vespri Siciliani 71, fiaccolata a partire dal cortile in cui è avvenuto lo sgombero lo scorso lunedì
20/11: colazioni anti-sgombero nei quartieri
21/11: colazioni anti-sgombero nei quartieri
22/11: riunione dei comitati di lotta per la casa in cui pianificare le prossime mobilitazioni per ottenere BLOCCO DEGLI SFRATTI, SANATORIA DEGLI OCCUPANTI PER NECESSITA’, STOP VENDITA CASE POPOLARI E ASSEGNAZIONE
COMITATO ABITANTI SAN SIRO
PS: Ieri pomeriggio sono stati cancellati da FaceBook alcuni account dei Comitati di Lotta per la Casa. ABITANTI SAN SIRO, COMITATO DIRITTO ALLA CASA, CLOCHARD ALLA RISCOSSA, ALDO DICE 26X1 sono stati eliminati da FB contemporaneamente e proprio ieri. E’ evidente che non possa trattarsi di un caso, anche se vengono addotte motivazioni relativamente al regolamento del social network. A noi sembra invece un atto di censura per tentare di contenere una voce che a Milano non è più silenziabile: quella di decine di migliaia di persone che abitano i quartieri popolari, siano essi regolari o occupanti, morosi o anziani, giovani e bambini, che all’unisono non ne possono più di pagare la crisi a colpi di tagli e austerity sulla loro pelle, mentre chi governa continua i suoi affari indisturbato.