“Corruzione, turbativa d’asta e truffa nell’ambito della gestione delle ristrutturazioni delle case popolari : 4 arresti e 12 indagati. Due arrestati erano funzionari del Comune di Milano”
E’ notizia di ieri, ma è storia ben conosciuta nei quartieri popolari dove da anni i comitati degli abitanti denunciano la gestione mafiosa e clientelare del patrimonio pubblico e c’è purtroppo poco da stupirsi di un sistema che è diventato un “modus operandi” di spartizione di appalti favori.
Cosa ci si aspettava da un ente lasciato in mano a personaggi del calibro di Loris Zaffra, coinvolto pure nell’inchiesta di Mani Pulite e da cui ne era uscito con un patteggiamento?
E’ stata evidentemente una scelta politica, quella di permettere la speculazione sul patrimonio immobiliare pubblico: prima ancora di Aler, la gestione delle case popolari era stata data in mano alla Romeo Gestioni Spa, società indagata per la gestione fraudolente del patrimonio pubblico a Napoli. Scelta che ha lasciato Aler con un buco di bilancio di più di 40 milioni € , un debito di oltre 1 Miliardo €, oltre 10mila case popolari vuote, decine di edifici interamente inutilizzabili a causa della mancanza di ristrutturazioni, quartieri interi abbandonati e lasciati senza servizi e manutenzione.
Aler possiede circa 790 edifici, 28mila appartamenti, con un livello di manutenzione “insufficiente” e “scadente” in stato di “pericolo quali caduta di rivestimenti, folgorazione e intossicazione da monossido di carbonio”; 446 edifici, 16mila appartamenti in condizioni “mediocri” ( dove “non sono da escludere gli eventi indicati per i livelli insufficiente e scadente “;mentre gli stabili classificati come “buoni” sono appena 35 ( FONTI RAPPORTO ALER)
Questi scandali risalgono ad ormai 3 anni fa, oggi continuano a produrre strascichi, ma non c’è stata un’inversione di rotta, se non nelle parole indignate di funzionari e politici: ad oggi è stata data in mano a Metropolitane Milanesi la gestione del patrimonio comunale ( 30mila alloggi circa ) e commissariata la società Aler, ma le politiche abitative e di gestione del patrimonio continuano a mirare alla svendita delle case popolari ( quest’anno ne sono state messe in vendita oltre 10mila ); si continua a colpevolizzare chi, in stato di necessità, ha dovuto occupare un alloggio lasciato vuoto, e che ora vorrebbe solo un contratto per uscire dalla precarietà; si continua a colpevolizzare chi non riesce più a pagare un affitto (molti aumentati a canoni insostenibili) tanto è che a Milano ben 130 famiglie, tutte morose incolpevoli, rischiano di finire per strada a causa del blocco della proroga dello sfratto.
Dal 2013 le richieste di sfratto sono aumentate del 15%, ci sono più di 650mila nuclei familiari in lista d’attesa : solo 23mila a Milano . Le nostre città sono disseminate di edifici sfitti abbandonati, a Milano possiamo individuare oltre 81 mila appartamenti vuoti, si stima che nel 2018 solo nella Regione Lombardia ci saranno 400mila nuovi alloggi invenduti. I nostri quartieri popolari sono pieni di appartamenti vuoti e riscaldati, solo a Milano ce ne sono 10mila e ALER e Regione svendono il patrimonio pubblico come se fosse “cosa loro”, creando un business a scapito della forte domanda da parte dei molti che si trovano in condizioni di disagio abitativo.
E’ il modello delle politiche abitative che crea quest’emergenza, che mira alla privatizzazione e alla speculazione, senza tenere conto delle reali necessità abitative in costante aumento in questo periodo di crisi.
La Lombardia è la regione con il numero maggiore di metri cubi di sfitto, appartamenti, edifici vuoti, lasciati a marcire in attesa della prossima speculazione e dei prossimi giochetti fra costruttori e pubblico con il nuovo business degli indici di edificabilità alzati alle stelle.
Questi spazi vuoti sfitti vanno dati a chi è in emergenza abitativa, auto recuperati e assegnati a chi a causa della crisi e di un redditto insufficiente si vede negato anche il diritto all’ abitare!
BASTA CASE SENZA PERSONE , BASTA PERSONE SENZA CASA
ASSEGNARE TUTTE LE CASE VUOTE! #stopsfratti #bastasgomberi