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This is a message from Antonis Broumas from AK greek movement.

Questo messaggio è stato registrato in occasione del San Siro Street Festival il 19 Luglio, come messaggio e contributo dalla Grecia in lotta.
Antonis Broumas è militante dei movimenti sociali greci, membro del movimento antiautoritario network di assemblee di democrazia diretta presente in tutte le principali città greche, nato nel 2003 e uno dei principali gruppi anarchici greci.

Voglio ringraziare gli italiani che sono stati solidali scendendo in strada per il popolo greco.  Quello che sta succedendo in Grecia è molto importante ed è molto legato a ciò che sta accadendo o sta per accadere in Italia. Perciò solidarietà tra i popoli europei è oggi olto importanti è la più importante istanza che dobbiamo avere in mente: dobbiamo combattere insieme contro le politiche neoliberali che stanno imponendo nei nostri paesi.
Ora vorrei fare una fotografia di cio che è accaduto in Grecia negli ultime due settimane. Il referendum e accordo.
Il referendum è stato vinto con il 63% dal no ed è stato un evento di importanza mondiale. E’ la prima volta che un popolo eruopeo ha alzato la voce con forza contro il neoliberalismo in un modo così chiaro. Nei passati 6 mesi noi greci siamo stati sotto attacco. Non solo il governo di Siryza (una coalizione tra la sinistra di Syriza e Anel, un partito populista di destra) è stato sotto attacco: il principale obiettivo è stato il popolo greco. Siamo stati terrorizzati e non ci sono state offerte alternative al neoliberismo che conduce ad estrema povertà per la maggior parte della popolazione. Adesso il 30% è sotto la linea di povertà. Il governo greco per mesi ha negoziato. I movimenti e il popolo hanno vissuto un clima di relativa attesa a proposito di quello che sarebbe emerso dalle negoziazioni. Tuttavia nell’ultimo mese il ricatto ha cambiato il clima. Il governo ha scelto di lasciare che il popolo si esprimesse con il referendum. Ha dato così l’opportunità ai movimenti e ai poveri di espirimenre la propria voce per la prima volta in questi 5 anni a proposito dell’austerity.
L’opinione del popolo è stata chiaramente NO. Tutta l’oligarchia, la stampa, i partiti greci (tranne Syriza) hanno detto: votate SI. Ma anche i politici europei e statunitensi. Nonostante questo il 62% de popolo ha votato NO. Le banche sono state chiuse, tutto l’establishment, i baroni, gli oligarchi e ipolitici che hanno distrutto il paese (tutti i partiti a parte syriza) hanno detto di votare si. Non solo i Greci, ma in tutto il mondo ci hanno detto di votare si c’erano i politici degli Stati Uniti ed europei che hanno detto: se voterete no vi butteremo fuori dall’Euro.
Tutto questo è stato fatto per fare pressione fortemente contro il popolo immaginate i pensionati che hanno problemi a ritirare la pensione persone in coda di fronte ai dispensari benzinai.
Ciononostante le persone, soprattutto dalle classi più povere hanno detto: dobbiamo andare contro questo ricatto con grande convinzione, dobbiamo votare quello in cui crediamo e respingere il ricatto
Tutta questa pressione sembrava avere una certo effetto.
Martedì e Mercoledì il voto Yes forse era in maggioranza, ma quello che è successo è che è stata tale la propaganda in favore del si da parte della elites e dei media che le persone indecise (dalle classi povere) hanno deciso di andare e votare NO per contrastare la borghesia e i media che hanno distrutto il paese negli ultimi 5 anni. E’ stato un No che ha espresso un voto di classe contro l’establishment greco, contro l’Unione Europea e contro l’elites finanziaria e politica europea. E’ stata una voce degli sconfitti che ci lascia con un messaggio per il futuro.
Questa è la mia fotografia sul referendum greco, lasciatemi procedere a proposito di quello che è accaduto dopo il referendum che è altrattanto importante. Abbiamo votato no contro la proposta di Juncker, la proposta della Troika e dell’eurozona: una proposta di estrema austerità, non attuabile. Immaginate che c’è stata due giorni prima del referendum la più grande manifestazione mai vista nel paese negli ultimi 40 anni (per il NO). C’era una situazione quasi pre-rivoluzionaria, tutto il paese stava bruciando. In Domenica quando il voto prese il 62% il popolo è andato spontaneamente in piazza in Atene e Salonicco… centinaia di migliaia di persone per riaffermare il no. E’ stato un raduno spontaneo dei poveri, dei proletari.

Quello che è successo è che il governo Tsipras ha deciso di lasciare solo il NO non tenere conto del voto, capitolare completamente e accettare il ricatto di Merkel e del capitalismo finanziario europeo.
Quindi abbiamo votato NO e loro sono tornati con un grande SI.
Noi non stiamo “rigettando” la correlazione di poteri che attualmente c’è in Europa. Abbiamo una correlazione di poteri fortemente negativa. Questo è stato molto criticato dal popolo e soprattutto da chi ha sostenuto Syiriza, anche dai membri del partito.
La coalizione di governo di Syriza ha detto: implementeremo questo accordo. Un accordo che prevede di vendere isole e laghi.
Uno dei pilastri del nuovo memorandum è che il governo greco debba vendere tutti gli asset pubblici e i beni comuni del paese per raccogliere 50 miliardi e i primi 25 milardi tra questi andranno a rifinanziare le banche. Pensate che le banche sono completamente in bancarotta, le nostre banche sono zombie. Sono banche che hanno asset negativi. Hanno esposizioni debitorie che i poveri non possono pagare
Non importa quanti soldi verranno messi per ripagarle. Se non verranno ristrutturate creando bad-bank e good-bank resteranno banche zombie. Il memorandum impone una politica per cu venderemo isole per finanziare banche che rimarranno zombie. E’ come se fossi in una casa con pavimento di legno ed è veramente freddo e cominci a bruciare il pavimento per poterrti scaldare una notte. Questo è un paragone adeguato a proposito di quello che è stato imposto in Grecia.
Un altro punto di questo accordo tra la Grecia e la Troika è che la Grecia deve avere nel 2015 1% di surplus (avanzo primario), nel 2016 2,5% e nel 2017 3,5%. Lunedì la Commissione Europea aveva espresso una previsione in cui dichiarava che la Grecia avrebbe avuto un surplus negativo di 4%. Quindi per avere un surplus del 1% bisognerà recuperare il 5% e si tratta di una montagna di soldi che non potrà essere raggiunta indipendentemente da quando saranno dure le misure.
l’IMF uno dei due finanziatori del programma (dovrebbe mettere 35 miliari) ha detto che l’accordo non è valdio e sarà valido solo se ci sarà un taglio del debito e un periodo di grazia di 30 anni. Quindi l’accordo è destinato a fallire perchè il governo tedesco ha dichiarato che se non parteciperà l’IMF anche la Germania non parteciperà. Quindi stiamo parlando di un accordo non valido, impossibile.
Cosa accade nei movimenti?
La capitolazione di Tsipras, l’imposizione ai membri del parlamento di questo accordo con la forza hanno svegliato i movimenti. Il potere dell’Oxi rimane… e diventa più forte ogni giorno. E’ l’inizio di un nuovo ciclo di lotte. Ci sarà un ciclo più forte di lotte per due ragione.
Il primo è che i movimenti di base greci sono pronti a cogliere l’opportunità e combattere l’accordo e ogni governo che lo implementerà.
Il secondo motivo è che per la prima volta il No ha acquisito un carattere di classe. I poveri del paese sono oggi uniti in questa lotta, vedremo molte cose interessanti succedere in grecia nei prossimi mesi.
Un esempio di ciò che sto dicendo è avvenuto pochi giorni fa. Come AK abbiamo chiamato una coalizione sociale di tutti coloro che sono contro il memorandum in Atene e a Salonicco e tutti i movimenti hanno deciso di partecipare. Abbiamo fatto assemblee spontanee con trecento persone ad Atene. Stiamo cominciando un grande ciclo di lotte. L’obiettivo per noi è costruire una forma di organizzazione orizzontale capace di prepararsi per la prossima crisi. Una organizzazione sociale con strutture e infrastrutture nate dalla società e rivolte alla società. Stiamo costruendo strutture per tutti i nostri bisogni fondamentali.
Sono molto ottimista che riusciremo a costruire qualcosa di molto importante qui in Grecia, a causa della completa delegittimazione della classe politica. I poveri non si vergongano di essere poveri, ma sono in piedi e costruiscono gli uni con gli altri solidarietà.
Siamo ottimisti nel fatto che saremo capaci di allargare il network a livello nazionale in poco tempo.

E’ imperativo costruire network e sviluppare solidarietà attraverso l’Europa.
E’imperativo ora perché il progetto dell’unione Europea sarà ristrutturata nel giro di pochi mesi. Oggi il President francese ha annunciato che la Francia sosterrà una iniziativa … per un ministro economico pan-europeo con il potere di approvare o rifiutare il bilancio dei diversi paesi. Questa è una crisi della democrazia che non ci sarà più che svuota definitivamente gli stati nazionali di qualunque potere. Per chi crede in un’altra Europa è imperativo rivoltarsi.

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