Esprimiamo la massima solidarietà a Bloc de la Bordeta, spazio recuperato da 6 mesi a Barcellona, da parte della Pah, attraverso la campagna Obra Social, attraverso cui decine di palazzine di proprietà di banche negli ultimi anni sono state recuperate e sono diventate una reale soluzione a decine di famiglie rimaste senza casa.
In Spagna da anni si vive un’emergenza abitativa che sta devastando le fasce sociali più deboli, e a cui le istituzioni non danno risposte e si continuano ad alimentare le speculazioni e difendere gli interessi degli speculatori.
Questa ennesima esperienza di riappropriazione ci mostra come le soluzioni all’emergenza abitativa ci siano, e vadano agite dal basso. Un abbraccio solidale a chi tutti i giorni lotta e riprende bisogni e sogni
BASTA CASE SENZA PERSONE . BASTA PERSONE SENZA CASA
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Esprimimos la maxima solidariedad a Bloc de la Bordeta, espacio recuperado mas de 6 meses atràs en Barcelona, por parte de la Pah, con de la campaña Obra Social, a travès de la cual decenas de edificios de propriedad de entidades financiarias en los ultimos años han sido recuperados y se convirtieron en reales soluciones para decenas de familias que se quedaron sin casa.
En España desde hace años se vive un emergencia de vivienda que està destruyendo las partes mas debiles de la sociedad, a las quales las istituciones no dan respuesta y al reves se continua alimentando especulaciones y defender los intereses de quien especula.
Estas es otra experiencia de reapropriacion que nos muestra que si existen soluciones a la emergencia de vivienda, y van hechas desde abajo.
Un abrazo solidal a quien dias tras dia lucha y recupera necesidades y sueños.
BASTA CASAS SIN PERSONAS Y PERSONAS SIN CASA
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Dalla Piattaforma delle Persone Colpite da Ipoteca (PAH) di Barcellona
Di fronte all’ordine di sgombero che minaccia le famiglie che attualmente vivono nelle case occupate collettivamente di Bloc La Bordeta, vogliamo rendere pubblico il fatto che noi avevamo fatto pressioni sia sul Comune di Barcellona che sul governo catalano perché intervenissero nel processo. Entrambe le istituzioni hanno sollecitato il giudice perché non procedesse nell’ordine di sgombero. D’altra parte, abbiamo anche sollecitato la magistratura affinché non consentisse che le famiglie di Bloc La Bordeta fossero lasciate per strada, violando così il diritto ad una casa degna e adeguata alle necessità così come sancisce l’articolo 47 della Costituzione Spagnola. Inoltre, abbiamo anche inviato una nota in cui richiedevamo la collaborazione di una figura di mediazione, poiché intendevamo adottare tutte le strade possibili di confronto per evitare lo sgombero.
Lo scorso febbraio abbiamo recuperato un palazzo per l’Obra Social della PAH a Barcellona, il Bloc La Bordeta http://pahbarcelona.org/2015/
Questo palazzo, costruito dall’impresa edile Nyala 2006 SL (proprietà della famiglia Riera-Marsa) era vuoto da più di otto anni e i lavori per terminarne la costruzione erano stati lasciati a metà. L’impresa costruttrice aveva infatti lasciato l’edificio senza acqua e certificato di abitabilità, oltre al fatto che erano anni che non pagava il mutuo contratto a suo tempo.
Il debito lasciato da Nyala 2006 SL è poi passato sotto la gestione di SAREB ma, ad oggi, dopo 8 anni, l’impresa edile rimane la proprietaria dell’immobile. Un immobile che è stato finanziato con denaro pubblico, usato per sanare il debito di un’azienda privata.
La SAREB ha dismesso la proprietà dell’immobile, sicuramente per non doversi assumere nessun tipo di responsabilità di fronte alla cittadinanza, che da anni chiede che le case popolari comprendano anche quegli appartamenti lasciati nelle sue mani.
Per non negoziare con le famiglie della PAH, la SAREB sostiene che la titolarità dell’immobile è dell’impresa costruttrice e, inoltre, evita di sporcarsi le mani anche nel processo giudiziario. Anche Nyala 2006 o, ed è lo stesso, la famiglia Riera Marsa, si rifiutano di dialogare con la PAH e di trovare una soluzione concertata, insistendo invece a voler lasciare le famiglie in mezzo alla strada, fregandosene beatamente delle loro condizioni.
Nel processo giudiziario che è stato aperto dopo la richiesta di sgombero cautelare, il giudice ha dato ragione all’impresa costruttrice e ha ordinato lo sgombero del palazzo, dando alle famiglie 7 giorni per andarsene volontariamente dopo che fosse arrivata l’avviso giudiziario, che al momento non è ancora stato notificato.
Questo giudice ignora la sentenza della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo che dice che non si può effettuare uno sgombero a meno di non trovare un’altra soluzione abitativa adeguata. Dal nostro canto, non permetteremo che lo sgombero venga effettuato, poiché ciò significherebbe che le famiglie si ritroverebbero letteralmente in mezzo alla strada.
Facciamo quindi un appello per la difesa di Bloc la Bordeta, per schierarsi per il diritto alla casa.
È possibile aderire a questo manifesto inviando una mail a lapahbarcelona@gmail.com (con oggetto “adhesiòn)
Cos’è la Obra Social della PAH?
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