MARTEDì 14 LUGLIO H.21.00
presso Sms – Spazio del Mutuo Soccorso (mm1/5Lotto)
NARCOGUERRA & BORDERTOTWN
presentazione del libro e Cinema clandestino all’aperto
h.21 con l’autore Fabrizio Lorusso parleremo del libro “Narcoguerra. Cronache dal Messico dei cartelli della droga”. A seguire proiezione all’aperto del film BorderTown a cura di Nuovo Cinema Clandestino. Prima, durante e dopo finger food e birra 😉
IL LIBRO
NarcoGuerra è un testo giornalistico e narrativo che parla di tutto questo, e di tanto altro. E’ la storia della guerra ai cartelli della droga, dichiarata nel 2006 dall’allora presidente Felipe Calderón e il cui bilancio attuale e’ di piu’ di 100.000 morti e 27.000 desaparecidos. A tre anni dall’insediamento di Enrique Peña Nieto la situazione non è cambiata, ma il discorso ufficiale ha provato a nascondere la violenza, i vuoti di potere e la strategia di militarizzazione del territorio.
La notte del 26 settembre 2014, a Iguala, nello stato del Guerrero, quarantatré studenti vengono sequestrati dalla polizia e consegnati ai narcotrafficanti. Desaparecidos. Polizia e narcos collusi: la norma in tante città messicane
Fabrizio Lorusso è giornalista freelance, traduttore e professore di storia e politica dell’America Latina alle università UNAM e Iberoamericana di Città del Messico, dove vive da tredici anni. Ha pubblicato i saggi-reportage: La fame di Haiti (con Romina Vinci, 2015) e Santa Muerte. Patrona dell’Umanità (2013), i racconti per le collettanee: Nessuna più. 40 scrittori contro il femminicidio (Elliot, 2013), Re/search Milano. Mappa di una città a pezzi (2015), Pan del Alma (2014) e Sorci Verdi. Storie di ordinario leghismo (2011).
Collabora con vari media tra cui l’inserto Semanal del quotidiano La Jornada, la rivista messicana Variopinto, Il Reportage e Radio Popolare. è blogger di Huffington Post e redattore della web-zine Carmilla.
IL FILM
La città di Juarez, al confine tra Messico e Stati Uniti, è una delle principali vittime del BAFTA, il trattato che avrebbe dovuto portare lavoro nello stato latinoamericano limitando l’immigrazione negli States. Qui un personale a prevalenza femminile produce televisori, computer… che verranno poi venduti a prezzi contenuti negli Usa e nel mondo. Queste donne, in gran parte giovani, godono di poche garanzie sul piano lavorativo, e di nessuna su quello della dignità della persona. Centinaia di loro sono state infatti rapite, stuprate e uccise senza che le autorità locali andassero oltre le formalità di rito.
Gregory Nava, regista che afferma di essere nato nell’unica area al mondo in cui il Primo e il Terzo Mondo confinano, ha deciso di raccontare una storia di violenza quotidiana partendo da uno dei tanti casi venuti alla luce. Ci sono voluti sette anni perché il progetto divenisse un film finito; nel frattempo dinanzi ai due 00 i numeri delle vittime aumentavano:3,4,5…
La polizia è stata più di ostacolo che di aiuto, e le difficoltà e le minacce nel corso delle riprese non sono mancate.