OXI significa che per noi decidiamo noi e non Merkel, Hollande, Renzi, Troika e BCE.
OXI significa che se non era ancora chiaro ora lo é di piú: il debito é illegittimo, l’insolvenza un diritto, una necessitá, una pratica di resistenza e di liberazione.
OXI significa che, alla faccia della sua arroganza, il neoliberismo non é l’unico mondo possibile, la schiavitú non é l’unico modo per vivere. OXI è la scommessa che si può fare.
OXI significa peró anche che per sfidare i signori del mondo dobbiamo dotarci degli strumenti collettivi per costruire una vita degna, consapevoli che i nemici che ci troviamo di fronte non sono per nulla disposti a cedere nemmeno una briciola.
OXI é la battaglia delle centinaia di migliaia di persone che in Grecia lottano da anni contro l’austerity: “Merry crisis and happy new fear” diceva piazza Syntagma durante le rivolte, ora crisi e paura trovano di fronte il coraggio della scommessa sul futuro degno davanti al ricatto della finanza internazionale “o la borsa o la vita”.
La vittoria dell’OXI non è un fulmine a ciel sereno, ma un tuono in una bufera che ormai da anni imperversa nella società greca e europea più in generale: nella crisi i movimenti sociali hanno invaso le piazze con le Acampade e con le barricate, con la rabbia e con la costruzione di mutuo soccorso e territori resistenti.
La vittoria dell’OXI non é né un inizio né tantomeno un arrivo e se possiamo e giustamente dobbiamo essere felici per una importante affermazione di voglia di libertá, non possiamo perdere nemmeno un minuto nel dare solidarietá alla Grecia che resiste.
Nella crisi infatti non sono solo i movimenti ad essere cresciuti: si è moltiplicata la fame e si è diffusa la miseria, abbiamo visto la brutalità poliziesca e gli utili idioti di Alba Dorata in azione. Adesso dovremo fare i conti con l’offensiva e la reazione della Troika, che si paleserà con tutti i suoi dispositivi più brutali per cercare di annientare ogni resistenza, in quella che si delinea come una delle prime vere sfide politiche oltre che economiche dalla nascita della UE a oggi.
Il rifiuto della tassazione dei grandi capitali come possibilità di pagamento parziale del debito è uno degli esempi che rende perfettamente chiaro come la partita sia squisitamente politica e la posta in gioco sia la messa in discussione del sistema neoliberista globale come unico modello possibile.
Se in grecia il 58% della popolazione sopravvive a stento sotto la soglia di povertá, in Italia quella del 13% é in costante aumento: La solidarietá non é una pacca sulla spalla, ma una battaglia comune.
domani giornata di mobilitazione #stoptroika #fuckausterity #supportgreekpeople. appuntamento cittadino h.18,30 in Cadorna, perché #oxi é tutti i giorni.