Lunedì 6 Luglio, ore 18.30 in Cadorna: presidio di solidarietà al popolo greco
Venerdì 3 Luglio: international solidarity day of action and demonstrations.
Blitz in Piazza Affari, guarda foto, video e comunicati
Giovedì 2 Luglio ore 19.30: Grexit or Grevolt.
Con interventi di Andrea Fumagalli, Solidarity 4 all e AK Athens.
Accompagnato da aperitivo greco, a seguire musica unplugged e grigliata promossa delle madri nella crisi.
Il Referendum che si svolgerà Sabato in Grecia è un evento evocativo. E’ inevitabile pensare all’altro referendum, quello che Papandreou non ebbe il coraggio di fare, subendo il diktat delle cancellerie europee che lo disarcionarono iniziando il controllo fina(n)zista della troika nel paese Mediterraneo. Eppure c’è chi paragona la situazione attuale ai più diversi scenari storici, compresi quelli più drammatici come il 1939.
In effetti la situazione è complessa e difficilissima, almeno per chi, fuori da ogni retorica, ha a cuore la condizione materiale di milioni di persone in Grecia in Europa e nel mondo e sa che questa dipende soprattutto dalla battaglia per sconfiggere il neoliberismo tenendo contemporaneamente la porta chiusa alle pulsioni fasciste che si insinuano nell’insoddisfazione delle società per disgregarle.
Come sfidare l’Unione Europea della tecnocrazia senza risvegliare il fantasma della nazione? Come rivendicare autodeterminazione e la democrazia (sia pure usando il termine sovranità, non ne facciamo una questione di lessico), senza trovarsi ad essere Greci, Italiani o Tedeschi, popoli uniti contro i vicini, inevitabilmente contrapposti per interessi e destino? Se è stata dichiarata una guerra (e questo è il linguaggio che usano tutti in questi giorni dalle cancellerie alle piazze) che sia sociale e non civile!
In effetti il principale pregio di questo frangente, del Referendum greco e il principale motivo per cui OXI (un’altra volta un No costituente) è parola chiave che può unire tanti nel continente, è di fare chiarezza ed individuare un campo. Lo stesso casus belli, il rifiuto del FMI di accettare la tassazione dei redditi più alti, descrive bene la sfida: chi pensa che i greci abbiano vissuto “al di sopra delle proprie possibilità” e chi pensa che sia l’1% ancora oggi a farlo.
Al netto delle capitolazioni, dei tradimenti e dei giochi della geopolitica che terranno tutti con il fiato sospeso ben oltre domenica, in questo momento la partita dei Greci e, va detto, del suo governo, non è un gioco estetico, non è un mascheramento, ma bensì una decisiva sfida che apre uno spazio in cui parteggiare, pena lasciare alla sfida tra neoliberisti e loro fantocci sovranisti il dibattito a proposito dell’Europa che avrà conseguenze politiche capaci di influenzare le nostre vite per i prossimi decenni.
Antiauthoritarian (AK) movement statement
Il golpe della Troika contro il governo Tsipras, il manifesto
Grecia, e ora? di Andrea Fumagalli da Effimera
La mossa del cavallo, da Euronomade
Joseph Stieglitz: how i would vote in the greek referendum, dal Guardian
Dalla parte di Greci, di Christian Raimo da Internazionale