Oggi al Liceo Carducci il collettivo ha organizzato un’iniziativa per ridipingere il muro esterno della scuola. Grigio per troppo tempo, si era “prestato” a ingiurie neofasciste, che come sempre cercano spazi nel vuoto dei contenuti.
Carmela Rozza, assessore al decoro urbano, ha tentato di sfruttare questa iniziativa per farsi campagna elettorale. Carmela Rozza è una delle promotrici delle “spugnette”, dei muri puliti che nascondano all’opinione pubblica le loro coscienze sporche implicate in ogni genere di scandalo per mafia, grandi eventi inutili e negazione dei diritti nella metropoli. Il comune dipinge i writers come criminali, riducendo un fenomeno sociale e culturale a problema di ordine pubblico, ma stanzia finanziamenti milionari per gli “street artists” disposti a cammuffare i cantieri non terminati in tempo per l’inaugurazione di Expo. Spugnette, per nascondere i fatti che sono sempre speculazioni .
Sei “buono” se fai guadagnare chi comanda, sei “cattivo” se dici la tua e alzi la testa.
Ci siamo rifiutati di dipingere finchè Carmela Rozza non ha lasciato la scuola, perchè non ci saremmo mai prestati a fare da sfondo ai suoi selfie elettorali. Poi se ne è andata, contestata da tutti i partecipanti all’iniziativa, e finalmente il muro ha preso vita, il pranzo sociale è stato servito, la musica e gli interventi hanno riempito l’aria…perchè noi viviamo davvero le scuole, i quartieri, la città e i suoi muri e ci teniamo davvero a renderla un posto degno per vivere, i nostri sono fatti…
anche Dante l’ha detto a Carmela Rozza: #fattinonspugnette! 😉
Guarda le foto della murata:
Leggi il comunicato del Collettivo Carducci:
Oggi, 29 maggio 2015, si è tenuta presso il Liceo Classico Carducci un’iniziativa che prevedeva la realizzazione di un murale sul muro esterno della scuola, con l’autorizzazione del Comune di Milano. Purtroppo, come spesso accade, anche in questa occasione c’è stato un tentativo di manipolazione dell’iniziativa da parte del Comune, che ha come unico merito l’aver concesso i permessi legali per la realizzazione del murales ma che ha tentato di sfruttare l’evento come proprio, nonostante non l’abbia finanziato o ideato.
Gli studenti vogliono dichiarare che si tratta di un’iniziativa nata per loro volontà, soprattutto in seguito ai precedenti imbrattamenti del muro da parte di neofascisti.
La realizzazione è stata possibile grazie al totale finanziamento da parte del Liceo Carducci e degli studenti, all’organizzazione del collettivo e degli studenti e alla gratuita disponibilità dei VolksWriterz.
Come studenti dichiariamo che non crediamo nella distinzione tra writers buoni e cattivi, crediamo che la street art sia arte e riappropriazione della città, e come tale non vada criminalizzata e dichiariamo che ci sembra assurdo che il comune cerchi di sfruttare un’iniziativa come questa proprio mentre, dall’altra parte, sta portando avanti pesanti politiche di criminalizzazione nei confronti dei writers milanesi.