FINE DEI CORSI?! UNIVERSITY FREE PARTY!!
***LIVE, DANZHALL, SKA, EARLY REGGAE, TRASH, REVIVAL, JUNGLE, LATIN & MORE***
++BREAKDANCE SESSION
dalle 20,30: aperitivo & LIVE con Nicola Ferrari / cantautore
dalle 21,30
– ZIZZAPAWAPOSSE (danzhall)
– LOSMACHETES (trashrevival)
– DJ PATANIELLO (trash)
– #BARRICADANCE (jungle & dnb project)
– ABYA YALA CREW (latin sound)
***dalle 12 su via festa del perdono, LABORATORIO DI CICLOFFICINA, a cura della ciclofficina Staffettsa Partigiana dello Spazio di Mutuo soccorso, per la presentazione della campagna “#alterACTION, c’è partecipazione e partecipazione” 😉
>> VUOI SUONARE A QUESTA O ALLE PROSSIME SERATE? SCRIVI IN POSTA PRIVATA A Cut Collettivo Universitario TheTake:
questa è la prima serata di un tour estivo, vogliamo dare vita a un progetto musicale che possa valorizzare chi spinge musica indipendente, sperimentale, autoprodotta e soprattutto una socialità alternativa <<
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Dopo un anno denso di iniziative, dibattiti , festival e tanta politica vogliamo festeggiare la fine dei corsi proprio nel posto che quotidianamente viviamo! Nella Milano di EXPO che, or mai, offre come modello di socialità e aggregazione luoghi come discoteche o maxi eventi spesso a prezzi inaccessibili e con un livello culturale carente finalizzato solo al profitto fine a se stesso. In questo senso a partire da una serata universitaria , dove l’ingresso sarà totalmente gratuito , il bar a prezzi popolari e , cercando di valorizzare la musica autoprodotta e le varie crew che,, all’interno del panorama milanese, diffondono antirazzismo e antifascismo, ci vivremo una gran bella festa di fine corsi!
ALTER ACTION
C’è partecipazione e partecipAzione.
Cos’è ALTERACTION?
Un’idea, che va costruita con l’aiuto di tutti. E’ un progetto, che senza le teste e le mani di ognuno non può esistere. Perchè nella società di oggi, ognuno pensa con la propria testa e usa le proprie mani per costruire il proprio percorso, perchè ci fanno credere che ognuno debba impiegare tutte le proprie energie per farsi la sua strada, che non c’è tempo, che il tempo è denaro, che ognuno deve pensare a sè e a nient’altro.
E invece c’è una novità, perchè se solo alziamo la testa e ci guardiamo intorno, scopriamo che noi possiamo essere di aiuto in tantissimi modi agli altri, che tutto il nostro bagaglio di esperienze, pieno o meno che sia, può essere messo al servizio di chi ne ha bisogno veramente, e non al servizio di chi ci sfrutta e indirizza i nostri intelletti e il nostro lavoro verso il profitto per il potere.
Perchè i giovani dovrebbero essere disposti a lavorare gratis per Expo?
Perchè i ragazzi dovrebbero fare stage non pagati al posto che frequentare le lezioni per cui pagano?
Perchè al potere fa comodo, perchè il governo Renzi continua ad imbastire un sistema i cui ingranaggi sono lo sfruttamento del general intellect, del lavoro, la privazione dei diritti, la discriminazione, e tutto ciò che può contribuire all’individualismo, all’annullamento dell’aggregazione, all’appiattimento del dissenso.
Il potere ci vuole soli, e fa di tutto per incrementare la “guerra tra poveri” e la “guerra tra pari” in tutte le sue sfaccettature. Lo vediamo con la legge Buonascuola, che spinge i docenti a pestarsi i piedi tra loro, lo vediamo con la concorrenza sfrenata nell’ambito universitario, come in quello lavorativo dove chi acconsente va avanti, lo vediamo con il continuo voler fomentare odio e paura verso gli immigrati.
E tutto questo perchè la solidarietà, l’aggregazione, l’attivismo fanno paura.
Fa paura che le persone possano confrontarsi, capire che i problemi di ognuno sono i problemi di tutti, attivarsi per risolverli tutti insieme, perchè tutto ciò è possibile, se ognuno mette del suo.
Chi non ha una passione? Un interesse culturale? Chi non ama uno sport? Chi non ha un talento?
Bhe, invece che coltivare ognuno il proprio orticello, ognuno può mettere del suo per coltivare territori molto più grandi, che siano accessibili a tutti.
Abbiamo visto tante persone scendere in piazza alla chiamata della giunta comunale, attivatasi miracolosamente nel giro di poche ore, per pulire il centro milanese. Ci fa specie innanzitutto che la stessa giunta che lascia al degrado i quartieri periferici di Milano, che non si interessa di far sì che la gente si attivi la dove c’è bisogno, anzi, in poche ore riesca a fare una chiamata cittadina in nome di un senso civico che mai prima si era manifestato. Oltre a ciò, la spinta che ha mosso tutte quelle persone, ci piacerebbe che fosse indirizzata verso la gente, gli spazi e le attività che invece hanno davvero bisogno di aiuto e che le istituzioni cercano invece di marginalizzare sempre di più.
Noi abbiamo già tante idee, ma ognuno può metterci del suo!