Sono passate poche settimane da quando la corte Europea ha condannato l’Italia per le torture della Diaz durante il G8 di Genova.
In queste stesse poche settimane abbiamo visto i manganelli sulle braccia e sulle teste dei professori che contestavano Renzi e dei massesi che ripudiavano Salvini, diversi provvedimenti cautelari contro compagne e compagni in diverse città d’Italia, un imponente tentativo di criminalizzazione di ogni dissenso.
L’arroganza del potere sta crescendo esponenzialmente, il modello Expo afferma che il neoliberismo è l’unico mondo possibile, il sistema mafioso PD sostiene che non esiste nulla al di fuori di esso, il governo Renzi dichiara che non sarà tollerata alcuna critica e niente che rischi di “far fare brutta figura” alla casta che governa. Vale per i lavoratori della Scala ricattati per lavorare il primo maggio, per quelli dell’ATM precettati per non scioperare nei 6 mesi dell’esposizione universale, per gli scrittori che sostengono la legittimità del sabotaggio, per gli artisti che esprimono la propria opinione, per tutti quelli bollati di “disfattismo” quando non sono d’accordo con gli interessi del potere, come nelle peggiori tradizioni fasciste.
Nell’ultima settimana a Bologna questa arroganza ha messo in mostra i suoi muscoli: un’occupazione che parlava di un modo sostenibile di nutrire il pianeta per davvero è stata sgomberata dopo pochissime ore, i professori che presidiavano sotto un convegno di Renzi sono stati menati a sangue, due compagni del collettivo Hobo si sono visti notificare due provvedimenti di divieto di dimora a cui sono seguiti 5 arresti domiciliari cautelari per la contestazione al ministro Madia all’università.
Esprimiamo la massima solidarietà alle compagne e ai compagni di Hobo e tutti quelli che si organizzano ogni giorno per combattere l’arroganza del potere neoliberista e i suoi interessi mafiosi e speculativi che calpestano dignità e libertà.
Francesca, Francesco, Ivan, Parvis, Loris e Gigi Liberi subito! #LibertàDiDimora, #Liberitutti!
CS CANTIERE