E’ di pochi giorni fa l’ennesimo scandalo che ha colpito la casta politica e la schiera di speculatori che da anni continuano a far cassa distruggendo i nostri territori e i nostri bisogni. Questo ha portato alle dimissioni del ministro Maurizio Lupi, che durante il suo mandato ha continuamente alimentato i profitti di costruttori e palazzinari, avanzando una guerra ai poveri e a chi vive l’emergenza abitativa, che in questi anni sta colpendo tutta l’Italia.
Ora vogliamo che venga cancellato il Piano Casa, cavallo di battaglia di Lupi e Renzi, che ha aperto il via ad una massiccia operazione di vendita del patrimonio pubblico a livello nazionale e che ha cancellato dei diritti fondamentali, come la residenza e l’uso delle utenze, per chi in stato di necessità ha occupato una casa.
Questo ci mostra ancora una volta quanto sia dannoso il sistema delle grandi opere e dei grandi eventi, che mira unicamente a fare intascare milioni di soldi pubblici ai soliti speculatori e lascia i nostri bisogni in secondo piano, propinandoci false soluzioni.
In questo contesto si inquadra benissimo la volontà di Aler Milano e Regione Lombardia di vendere 10mila case popolari su un patrimonio di circa 40mila, quindi una casa su quattro, che mira a coprire così parte dei 400milioni di € di buco di bilancio fatto in anni di malagestione di Aler. Questo è solo un tassello del progetto di smantellare i quartieri popolari, di allontanare i poveri dal centro o dal “nuovo” centro, di rendere ancora più Milano una città vetrina. Vogliono vendere case popolari, quando ancora ci sono 23mila famiglie in lista di attesa, quando aumentano gli sfratti e i pignoramenti, e quindi cresce il bisogno di case popolari!
Ci dicono che di fronte all’emergenza abitativa le soluzioni siano costruire ancora , ma housing sociale (quindi attraverso costruttori privati), quando in città ci sono più di 10mila case popolari ancora vuote e 81mila case private sfitte.
Questa è la logica di chi vuole continuare a guadagnare sui bisogni delle persone!
Sta a noi, abitanti dei quartieri, decidere di non arrenderci, organizzarci e resistere. Perchè le esperienza di lotta ci dimostrano come attraverso la solidarietà e la messa in gioco di energie e capacità si possa riuscire a riprenderci bisogni e sogni! Sappiamo che le soluzioni ci sono!
In tutta Italia si diffondono esperienze di riappropriazione e mutualismo, che costruiscono nei territori una risposta alla crisi e al modello di sviluppo che ci viene proposto.
Insieme possiamo fermare la vendita del patrimonio pubblico e la distruzione dei quartieri popolari!
Per questo Sabato 28 Marzo alle h 15.00 da Piazza Selinunte daremo vita ad una manifestazione per le strade del nostro quartiere, per parlare con tutti e tutte, per urlare a gran voce che i territori sono di chi li vive e che resistere insieme è possibile!
#stopsfratti #bastasgomberi #nopianocasa