Giovedì 26 marzo 2015 a UNIPOP, presso lo spazio di mutuo soccorso in Piazza Stuparich 18 il Laboratorio di autoformazione “leggere Marx oggi” presenta:
dibattito con SANDRO MEZZADRA autore del testo usato nell’approfondimento collettivo:
Nei Cantieri marxiani – il soggetto e la sua produzione – ed. Manifestolibri
ore 19.00 – 20.00 breve cena d’incontro
dalle 20.00 presentazione di alcuni elementi centrali della teoria marxista
interventi su aspetti di attualità geopolitica e possibili prospettive
dibattito aperto
Marx: per molti questo sconosciuto, per il pensiero mainstream un filosofo ottocentesco, superato dai fatti e dal tempo, da seppellire nei saggi specialistici.
Per pochi, pochissimi un autore talmente innovativo e multiforme da risultare attuale oggi. Certo, uno che scrive di General Intellect nell’800 incuriosisce.
Nasce così a SMS un piccolo laboratorio: “leggere Marx oggi” e subito si vede che c’è ampia letteratura tesa a definirlo e consegnarlo alla storia, tanta impegnata a rielaborarlo e criticarlo: troppa virulenza interpretativa, se parliamo di un cane morto.
Noi vorremmo concentrarci su alcuni passaggi fondamentali, che anche oggi sono al centro del dibattito:
rapporto capitale/lavoro, soggettività e composizione di classe, plusvalore, pluslavoro e quindi salario, profitto e rendita, accumulazione primaria, sussunzione formale e reale, mercato e mercato mondiale. Ci affidiamo a un testo snello, chiaro e articolato che lo colloca ma non lo vuole definire, anzi, apre al mondo di oggi:
“Nei cantieri marxiani – il soggetto e la sua produzione” di Sandro Mezzadra ed. Manifestolibri.
Sono mesi di lettura e dibattito apasionanti in cui si stabiliscono dei punti fermi.
Il primo è che, contrariamente a quanto si cerca di inculcare nella democrazia dei talk show, sarà sempre guerra aperta tra “il possessore di denaro” e “il possessore di forza lavoro”. Il Capitale considera la forza lavoro una merce come qualunque altra, ma la merce in questione, essendo umana, anela alla sua identità, soggettività, liberazione dallo sfruttamento. Guerra aperta quindi già dalla prima volta in cui le due figure si incontrano. Ma guerra latente anche prima. Come ha fatto il possessore di denaro a diventare tale? Col furto, è evidente, e con lo spossessamento di beni collettivi e quindi comuni, con la violenza, con il colonialismo e la guerra. Questo conflitto insanabile si prolunga nel tempo, immane sull’oggi, si approfondisce, si raffina e da esso derivano tutte le altre specificazioni.
La merce uomo incontra i suoi simili, come lui sfruttati, e con loro inizia a pensare com’è il mondo e come potrebbe essere, da “classe in se” diventa “classe per se”.
Già, ma cos’è la classe oggi? Chi ha in mano i mezzi di produzione? Che distinzione facciamo tra profitto e rendita? A noi il discorso sembra tutt’altro che concluso.
Per questo abbiamo deciso di parlarne con l’autore del nostro testo-guida, vediamo lui cosa ne pensa.