Oggi durante il corteo studentesco abbiamo occupato una palazzina abbandonata in via mervigli! Passate a trovarci! [Perchè? Leggi qui]
Programma della giornata:
– h.12,30 T.A.Z.! PRANZO SOCIALE-
– h. 14: #BUONASCUOLA E LA FORMAZIONE PER EXPO2015? Tavola rotonda del mondo dell’istruzione – collettivi delle scuole superiori e delle università, educatori, professori precari statali, lavoratori
– h.16 HIPHOP X DAX! Rap e writing antifascisti e antirazzisti verso il 12 anniversario dell’omicidio, con i laboratori militanti
-h.19: #JOBSACT E VOLONTARIATO, le nuove frontiere di precarietà e reddito. avvocato del lavoro Giovannelli , docente di economia Fumagalli, lavoratori in lotta
– h. 20,30: cena con i prodotti biologici del gasp di sms, “nutrire il pianeta, per davvero”
-h.22: serata universitaria!

articoli
25 aprile 2025
11 Aprile – Occupato lo store di Tesla insieme a Fridays For Future
6 marzo Sciopero Studentesco per una scuola libera dal sessismo. Corteo ore 9.30 L.go Cairoli
16/2 Cena Habesha per le spese legali
Domenica 16 Febbraio – Cena Habesha a sostegno delle spese legali del Cantiere e dello Spazio di Mutuo Soccorso. – Specialità tradizionali vegetariane e vegane
18/2 Red Africa w/ Kevin Ochieng Okoth
Martedì 18 Febbario – ore 19 – @Cantiere
In questa sua prima opera, finora inedita in italiano, Kevin Ochieng Okoth rivisita le teorie dei rivoluzionari africani del ventesimo secolo e ricostruisce il percorso storico che ha consentito all’imperialismo occidentale di contenere la diffusione del marxismo rivoluzionario in Africa.
In modo provocatorio e polemico, l’autore stuzzica la curiosità dei lettori, fornendo al contempo informazioni e fonti necessarie a supportare le proprie argomentazioni. Partendo dal tramonto dello “spirito di Bandung” – seguito all’omonima conferenza tenutasi sull’isola di Giava nell’aprile del 1955, che mirava a costruire un fronte unito dei popoli africani, asiatici e latinoamericani per l’emancipazione dall’oppressione e dallo sfruttamento capitalistici –, Okoth analizza le illusioni della decolonizzazione e i danni provocati dal dominio postcoloniale, soffermandosi sul contributo che le donne nere – emblematico quello di Andrée Blouin – hanno dato alla lotta rivoluzionaria così da tracciare un bilancio di quanto resta oggi di questa cultura e delle condizioni per un suo possibile rilancio.
Corteo a Milano: verità e giustizia per Ramy e Fares.
Colazione resistente a SMS! #lungavitasms
Chiamata alle arti: PRIMA POPOLARE ANTIMILITARE!
Incontro e presidio in Statale contro la violenza sui nostri corpi, verso il 25 novembre!
Assemblea festante: serata benefit verso il 23 e 25 novembre.
eventi
Statale Senza Confini – Il nostro fuorisalone
Contro il riarmo globale, la speculazione e il greenwashing
Vogliamo far sentire la nostra voce e attraversare questi spazi rivendicandoci un sapere critico.
Vi aspettiamo per essere ingombranti insieme e costruire il protagonismo che ci viene costantemente negato.
Ci vediamo mercoledì 9 aprile per una giornata di iniziative!
08.03: Luchar Bailando per una rivoluzione transfemminista!
16/2 Cena Habesha per le spese legali
Domenica 16 Febbraio – Cena Habesha a sostegno delle spese legali del Cantiere e dello Spazio di Mutuo Soccorso. – Specialità tradizionali vegetariane e vegane
18/2 Red Africa w/ Kevin Ochieng Okoth
Martedì 18 Febbario – ore 19 – @Cantiere
In questa sua prima opera, finora inedita in italiano, Kevin Ochieng Okoth rivisita le teorie dei rivoluzionari africani del ventesimo secolo e ricostruisce il percorso storico che ha consentito all’imperialismo occidentale di contenere la diffusione del marxismo rivoluzionario in Africa.
In modo provocatorio e polemico, l’autore stuzzica la curiosità dei lettori, fornendo al contempo informazioni e fonti necessarie a supportare le proprie argomentazioni. Partendo dal tramonto dello “spirito di Bandung” – seguito all’omonima conferenza tenutasi sull’isola di Giava nell’aprile del 1955, che mirava a costruire un fronte unito dei popoli africani, asiatici e latinoamericani per l’emancipazione dall’oppressione e dallo sfruttamento capitalistici –, Okoth analizza le illusioni della decolonizzazione e i danni provocati dal dominio postcoloniale, soffermandosi sul contributo che le donne nere – emblematico quello di Andrée Blouin – hanno dato alla lotta rivoluzionaria così da tracciare un bilancio di quanto resta oggi di questa cultura e delle condizioni per un suo possibile rilancio.