Venerdì 31 Maggio, alle ore 21.00, Cochi Ponzoni torna al Derby Club, oggi Cantiere, dopo più di 50 anni.
Calcherà lo stesso palco che vide l’affermazione di quel Gruppo Motore (Cochi e Renato, Enzo Jannacci, Felice Andreasi, Lino Toffolo e Bruno Lauzi) che seppe definire l’estetica del cabaret in Italia, introducendo una visione umoristica e cantautorale tutt’ora rivoluzionaria.
Lo fa proprio in occasione del sessantennale dalla formazione del gruppo e in dialogo con Nicola Vicidomini perché, sostiene, «lui è un magister della follia, un filone culturale a sé: probabilmente qualche decennio fa avrebbe fatto parte del Gruppo Motore (…). Era già presente nelle cellule del cervello di Andreasi».
L’argomento portante del dialogo, “Immaginario e Visione nella scrittura umoristica”, mette a tema i due elementi fondativi che scaturiscono da una tensione intima e sono determinanti affinché si dia arte e non solo intrattenimento comico. «I primi ad aver basato l’umorismo sulla visione in sé, partendo da un immaginario intimo, personale, non mutuato dalla morale e dal linguaggio comuni, sono stati Cochi e Renato, Jannacci e Andreasi.
È da questo particolare stadio che precede la coscienza, sempre in bilico tra immagine e visione, che il loro modo di esprimersi si declina in direzioni imprevedibili, muovendo prima di tutto dal corpo. Io provo a fare lo stesso, a modo mio», sintetizza Vicidomini.
L’incontro, che prevede anche proiezioni di materiale video, legato per la maggior parte al Derby degli anni ‘60, sarà moderato da Paolo Crespi, coautore del successo editoriale “La Versione di Cochi”, edito da Baldini+Castoldi. Seguirà la presentazione del libro: ce ne sono state e ce ne saranno altre a Milano e in giro per l’Italia, ma in questo luogo, che è stato una mecca del cabaret e oggi è animato dal collettivo del Cantiere, assume un significato davvero peculiare.