Il 13 settembre alle ore 16 al Teatro Strehler “Io sto con la sposa”, realizzato dal filmmaker Antonio Augugliaro con il giornalista Gabriele Del Grande e il poeta Khaled Soliman Al Nassiry, riceverà il Premio Abba 2014.
Il viaggio di “Io sto con la sposa” è un esperimento politico, critico e gioioso, che attraversa l’Europa e le contraddizioni sulle politiche dell’immigrazione.
Il 14 settembre 2008 Abba veniva ucciso a Milano per razzismo. Dal 2011 il “Comitato per non dimenticare Abba” assegna un premio in suo memoria a un film legato alle tematiche del razzismo e dei diritti.
Comitato per non dimenticare Abba e per fermare il razzismo
#abbavive STOP WAR NOT PEOPLE
Il 14 settembre 2008 in via Zuretti a Milano viene ucciso a bastonate Abba, un cittadino italiano ma con la pelle nera.
A sei anni di distanza Milano ricorda Abba, un ragazzo come tanti, a cui piaceva l’hip hop, originario del Burkina ma vissuto a Milano tutta la vita.
Oggi Milano è più meticcia che mai, ma le politiche migratorie nel nostro paese si sono indurite, fomentando razzismo e fascismo.
I governi neoliberisti che hanno distrutto welfare e cancellato diritti nei nostri paesi, sono gli stessi artefici delle condizioni di miseria e delle guerre che provocano le migrazioni.
I fondi che l’UE stanzia per l’accoglienza di migranti e rifugiati finiscono nelle tasche di cooperative che da anni non fanno altro che produrre risultati disastrosi nella gestione della cosiddetta EMERGENZA sbarchi e profughi.
Dai Cie ai Cara, veri lager di stato, agli sbarchi, ai naufragi che hanno causato la morte di oltre 20 mila persone negli ultimi 20 anni, ai respingimenti, la politica non ha saputo dare risposte ma solo scrivere le pagine più vergognose della Storia della nostra penisola.Dalla Siria, dalla Palestina continuano ad arrivare migliaia di profughi, uomini, donne e bambini in fuga dalla guerra. Dal Maghreb, dal sudamerica, dal Bangladesh, dallo Sri lanka arrivano uomini, donne e bambini in cerca di un futuro, di migliori condizioni di vita, di un lavoro, di una casa, di un posto diverso del mondo dove vivere.
SINOSSI DEL FILM
Un poeta palestinese siriano e un giornalista italiano incontrano a Milano cinque palestinesi e siriani sbarcati a Lampedusa in fuga dalla guerra, e decidono di aiutarli a proseguire il loro viaggio clandestino verso la Svezia. Per evitare di essere arrestati come contrabbandieri però, decidono di mettere in scena un finto matrimonio coinvolgendo un’amica palestinese che si travestirà da sposa, e una decina di amici italiani e siriani che si travestiranno da invitati. Così mascherati, attraverseranno mezza Europa, in un viaggio di quattro giorni e tremila chilometri. Un viaggio carico di emozioni che oltre a raccontare le storie e i sogni dei cinque palestinesi e siriani in fuga e dei loro speciali contrabbandieri, mostra un’Europa sconosciuta. Un’Europa transnazionale, solidale e goliardica che riesce a farsi beffa delle leggi e dei controlli della Fortezza con una mascherata che ha dell’incredibile, ma che altro non è che il racconto in presa diretta di una storia realmente accaduta sulla strada da Milano a Stoccolma tra il 14 e il 18 novembre 2013. –