#PALESTINA LIBERA
PRESIDIO IN SOLIDARIETÀ DEL POPOLO PALESTINESE DURANTE LA PRIMA DELLA SCALA
In occasione della Prima della Scala, davanti a chi si mette sotto i riflettori specchiandosi nella propria ricchezza e nella città vetrina di Milano, abbiamo messo in luce ciò che conta davvero oggi: la libertà del popolo palestinese.
La visibilità è vita. Noi ci rifiutiamo di contribuire al silenzio delle Istituzioni e dei ricchi, e anzi continueremo a puntare il dito verso di loro e verso tutti gli altri complici del genocidio palestinese.
L’Occidente sostiene e legittima il regime d’Apartheid israeliano. Multinazionali come Starbucks, McDonald’s, Puma e Carrefour finanziano uno stato genocida e speculano sul sangue di un intero popolo. Le armi israeliane vengono prodotte in Occidente e le nostre Università collaborano con le industrie che le producono, definendo noi violentə e antidemocraticə quando protestiamo.
Continueremo a scendere in piazza ogni sabato per rivendicare la libertà del popolo Palestinese. Continueremo a boicottare chi supporta e finanzia Israele. Continueremo a ricordare a chi ha il privilegio di ignorare la questione, che la macchina genocida israeliana non si è ancora e fermata e si fermerà soltanto quando la obbligheremo a farlo.
LEGGI LA CHIAMATA DEL PRESIDIO!
Il 7 dicembre andrà in scena la prima della Scala, che ogni anno diventa la passerella dei ricchi e dei potenti che sbattono il loro lusso in mondovisione.
Sarebbe un teatrino tragicomico, se non fosse che un’altra storia sta accadendo in mondovisione: è la guerra ed è proprio uno spettacolo di merda.
In questo momento è in atto un vero e proprio g3nocid1o in Palestina, in Congo, in Sudan, milioni di persone cercano rifugio e percorsi di giustizia e pace, mentre nei paesi occidentali si festeggia e banchetta: qui non c’è nulla da festeggiare.
Nel mondo sono in corso 53 conflitti che continuano senza sosta, nell’indifferenza e nella complicità delle istituzioni e dei potenti delle cosiddette democrazie occidentali, che ingrassano il loro Pil a suon di vendita di armi.
Rifiutiamo di lasciargli i riflettori: per loro la visibilità è propaganda, per chi sta sotto le bombe è vita e solidarietà. Di questo vogliamo parlare.
La guerra è uno spettacolo di merda!
Scendiamo in piazza il 7 dicembre contro la guerra e chi ne trae profitto!