UN MINUTO DI RUMORE PER RICORDARE GIULIA CONTRO LA VIOLENZA DI GENERE
Oggi nelle scuole di Milano dal liceo Caravaggio, al Boccioni passando dall’Agnesi e dal Vittorini, si è alzato un grido contro la violenza di genere e contro chi crede che basti un minuto di silenzio per reagire all’ennesimo femminicidio.
Minuti di rumore, cortei interni, cori e resistenza hanno caratterizzato la giornata di oggi.
Giulia era una studentessa ed è stata strappata alla vita da un uomo violento che credeva di possederla.
La cultura dello stupro e della violenza maschile sulle donne e di genere è sistemica e propria della società in cui viviamo.
La scuola e i luoghi del sapere sono complici della socializzazione del patriarcato.
Le istituzioni sono responsabili, e in quanto responsabili non possono dirci oggi di stare in silenzio. Dalle nostre scuole vogliamo urlare la nostra rabbia.
Non faremo silenzio, non staremo zitti davanti all’ennesimo femminicidio, all’ennesimo stupro, all’ennesima violenza.
Il 25 novembre saremo a Roma per il corteo nazionale contro la violenza maschile sulle donne e di genere.
Non staremo mai zitti, insieme la nostra rabbia diventa trasformativa!
Ci vogliamo vive.