UN MINUTO DI RUMORE PER GIULIA.
LEGGI LA CALL DELL'EVENTO
Un minuto di rumore contro la cultura della violenza.
Un minuto di rumore per la prevenzione della violenza nelle scuole e nelle università.
Giulia era una di noi.
Una studentessa, un’altra giovane a cui è stato rubato il futuro dalle mani di un uomo violento. Per colpa di uno dei vostri “bravi ragazzi”. Per mano del patriarcato che vi ostinate a negare.
Bruciamo di rabbia per una in meno tra noi.
Smettete di preoccuparvi di “proteggere le vostre figlie”, iniziare a preoccuparvi di “educare i vostri figli”: iniziate a preoccuparvi di una seria educazione sessuale orientata al consenso e alla prevenzione della violenza, dalle scuole elementari fino all’Università.
Ed è proprio fuori dall’Universita di Milano che ci troveremo mercoledì 22 novembre alle 16.30 per un flash mob per ricordare Giulia, per dare forza alla sorella Elena e a tutte le persone a loro care.
Come le compagne di Giulia hanno fatto all’Università di Padova, vogliamo trovarci per fare “un minuto di rumore”, per chiedere formazione contro la violenza di genere, per non rimanere sol* nella tristezza, per salvarci insieme.
Invitiamo il mondo della formazione a partecipare, con un oggetto rumoroso e con un cartello da lasciare appeso sulle pareti della Statale, dove lasceremo una corona di alloro fuxia e una targa per ricordare Giulia e per tutt3 coloro che mancano tra noi.
“Se domani sono io, distruggete tutto”
Mercoledì 22 novembre ci siamo trovatə di fronte alla Statale per fare “un minuto di rumore”, per chiedere formazione contro la violenza di genere, per non rimanere solə nella tristezza, per salvarci insieme. Abbiamo lasciato una corona d’alloro fucsia e una targa per ricordare Giulia e tutt3 coloro che mancano tra noi.
Da via Festa del Perdono, ci siamo mossə in corteo per riprenderci le strade della città. Abbiamo puntato il dito verso il Tribunale, che umilia e traumatizza una seconda volta le persone che denunciano la violenza di genere. Ci siamo arrabbiatə insieme perché non arrabbiarsi è un privilegio. Siamo furiosə in nome di Giulia, di tutte le donne e soggettività queer uccise dalla violenza patriarcale.