Diventare adultə nella Milano del 2023 è un’esperienza piena di ostacoli e scarsa di prospettive.
Economicamente, non abbiamo speranze di sostenerci. Vivere qui, infatti, ci costa 40.000€ l’anno, una cifra semplicemente impossibile da coprire con i 20.000€ che guadagna in media la nostra generazione.
Trovare casa è un’impresa estenuante: in media, siamo costrettə a pagare 800€ al mese per un monolocale, 1.200€ se vogliamo il “lusso” di avere due stanze.
Studiare è per noi un privilegio. Studiamo solo se abbiamo la possibilità di coprire il costo della tassa universitaria, studiamo solo se riusciamo a bilanciare il lavoro con le lezioni, studiamo solo abbiamo un posto dove vivere.
È in questo contesto che noi Universitarə ci siamo mobilitatə, piazzando tende davanti a tante Università in tantissime città d’Italia, occupando spazi vuoti e organizzandoci insieme — per protestare il caroaffitti, il carovita e una crisi abitativa dilagante.
Insomma, Milano non è una città per giovanə. Anzi, Milano non è una città vivibile per nessunə, se non per l’1% più ricco della popolazione.
Lo spazio e le risorse di cui Milano dispone per l’abitativo sono deliberatamente monopolizzate dai grandi fondi immobiliari.
Infatti, se da una parte 80.000 alloggi privati e 11.000 case popolari rimangono vuote, dall’altra i prezzi degli affitti schizzano alle stelle e la rendita di questi fondi e dei palazzinari cresce a dismisura.
Parleremo del Modello Milano con Bertram Niessen, autore di Abitare il Vortice. Cercheremo di capire insieme cosa significa vivere in una città attraversata da contraddizioni così forti e da un sistema che distruggere le vite dell’99% per far spazio alle rendite degli ultra-ricchi.
Ci vediamo martedì 10 ottobre alle 17, all’Università Statale nel chiostro ghiacciaia di via Festa del Perdono!