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PAZZESK@!

Nasce il laboratorio di autoformazione sulla salute mentale della Scuola Popolare dello Spazio di Mutuo Soccorso!

Primi primi due appuntamenti:
🔹️20 luglio h.18.00: “Come stiamo? Riconoscere e nominare gli stati psicologici” con BeNexThere
🔸️27 luglio h.16.00: “Questo sistema nuoce gravemente alla salute. Salute mentale, neoliberismo e oppressioni sistemiche” con Ronke Oluwadare

Cos’è Pazzesk@?

E’ uno spazio politico e collettivo per approfondire la conoscenza di un tema che troppo spesso è ancora un tabù, per elaborare insieme strumenti di lotta e di cura collettiva.

Perché Pazzesck@?

Perché ci guardiamo in giro e vediamo tanto, troppo dolore e malessere.

Perché lo incontriamo nelle scuole, nelle università e nei quartieri, perché lo sentiamo ogni giorno nei nostri corpi.

Perché ci dicono che è colpa nostra se non stiamo bene, che significa che abbiamo qualcosa che non va.

Perché le nostre malattie e le nostre disabilità vengono ignorate da un sistema di welfare e di salute impoverito e privatizzato.

Perché la pandemia ha lasciato un segno bruciante, soprattutto nelle generazioni più giovani.

Perché questo sistema ci vuole solə e frustrati, per poter fare di noi quello che vuole.

Perché ci vengono imposti ritmi e standard insostenibili per misurare il nostro “successo”.

Perché la scuola e la maturità stanno diventando un peso che non vogliamo sostenere da solə, scambiando i compagnə per rivali.

Perché l’Università e i suoi esami stanno diventando una corsa contro il tempo e una corsa tra gli ostacoli della vita.

Perché la precarietà, la disoccupazione e la povertà sono le conseguenze di questo sistema e non un fallimento personale e non vogliamo soccombere al senso di colpa che ci soffoca.

Perché se non sappiamo cosa fare delle nostre vite è perché ci stanno rubando il presente e il futuro.

Perché i nostri traumi si chiamano neoliberismo, razzismo, misoginia, omolesbobitransfobia e povertà.

Perché l’individualismo è la prima causa dell’infelicità collettiva.

Perché la loro “normalità” è patogena, ci sta facendo ammalare: ci ribelliamo.

Perché da vicino nessuno è normale, l’assimilazione non è cura.

Perché vogliamo trasformare le vulnerabilità individuale in potenza collettiva.

Perché vogliamo rompere la solitudine e costruire comunità aperte, di lotta e di cura.

Perché vogliamo vivere bene, perché vogliamo una vita degna.