Oggi, noi studenti e studentesse del Coordinamento dei Collettivi Studenteschi abbiamo sanzionato il provveditorato dell’Istruzione perché pretendiamo un modello di scuola radicalmente diverso da quello di questa istituzione.
Da decenni queste Istituzioni portano avanti un sistema scolastico basato sulla competizione, sull’umiliazione e sulla meritocrazia usata per giustificare le discriminazioni e i privilegi. Questo modello di scuola è fascista perché ci insegna la disciplina, l’oppressione e l’obbedienza cieca alle autorità, obbiettivi fascisti perfettamente incarnati dal Modello Valditara. Questa è una scuola fascista ma noi siamo la generazione meticcia e queer, siamo i partigiani di oggi.
Questa scuola ci obbliga a morire in alternanza e noi pretendiamo i privati fuori dalle scuole. Questa scuola ci obbliga a competere tra e noi rivendichiamo solidarietà e mutuo soccorso. Questa scuola reprime la nostra identità di genere e noi rivendichiamo le carriere alias per tutte le persone. Loro ci negano il diritto allo studio rendendo la cittadinanza un privilegio e noi rivendichiamo che nessuna persona è illegale e che si debba studiare anche senza un documento. Loro fanno entrare i preti nelle scuole e noi rivendichiamo ore di educazione sessuale e di genere, al consenso e al piacere. Loro ci vogliono indifferenti e noi saremo ribelli e antifascisti.
Per questo essere antifascisti oggi significa opporsi a questo modello di scuola costruendo la resistenza nelle scuole attraverso i collettivi, le occupazioni e le mobilitazioni studentesche. Il Governo Meloni ha presentato il liceo Made in Italy alimentando una retorica nazionalista e razzista.
Ci opponiamo a questo liceo che è la versione più disgustosa del modello meritocratico ed elitario di Valditara e dell’intero sistema scolastico. il governo meloni si dimentica che il liceo fatto in italia esiste già e i risultati sono disastrosi: più di 800 mila studenti in Italia sono in situazione di disagio nelle scuole, l’abbandono scolastico è tra i più alti in Europa e il suicidio è la prima causa di morte per la nostra generazione. Davanti a delle Istituzioni che esaltano la scuola “fatta in Italia” noi rivendichiamo lo psicologo di base accessibile a tutti.
A Milano la situazione è tragica: al liceo Berchet 56 ragazzi e ragazze hanno abbandonato l’Istituto solo quest’anno; al liceo Caravaggio la preside ha sospeso 6 studenti e studentesse che hanno occupato la scuola per vivere in una scuola che non insegni la cultura del silenzio; al Carducci gli studenti e le studentesse che hanno protestato contro Valditara e il Governo Meloni sono stati sospesi e obbligati a lavori umilianti all’interno della loro scuola.
Questo governo continua a legittimare la violenza fascista all’interno delle nostre scuole: lo abbiamo visto col silenzio di Valditara in merito al pestaggio squadrista avvenuto davanti al liceo Michelangelo di Firenze, lo vediamo con la repressione di ogni tentativo di dissenso e di protesta verso le retoriche fasciste portate avanti dall’intero governo.
Siamo la generazione meticcia e queer e scenderemo in piazza il 25 aprile contro ogni fascismo per rivendicare una scuola antifascista e solidale, libera dalla meritocrazia e dall’umiliazione che contaminano i nostri spazi. Siamo i nuovi partigiani essere antifascisti oggi significa lottare per costruire un nuovo modello di scuola che sia realmente antirazzista antisessista, anticlassista, ecologista e basato sul muoto soccorso e la solidarietà. Ci vediamo in piazza il 25 aprile.