Gli studenti e le studentesse di Milano sanzionano ATM contro l’aumento di prezzi dei biglietti: basta profitti sui nostri diritti
Oggi i prezzi dei biglietti della Metro aumenteranno del 10% arrivando a 2,20. Agli inizi del 2000
i biglietti costavano 1 euro, meno della metà: solo in quattro anni (2018-2022) sono aumentati del 50%. Questo aumento repentino del costo della mobilità capita (guarda caso) proprio nel periodo in cui i fondi pubblici per il trasporto vengono dimezzati (da 40 miliardi a 25 miliardi) e in cui costi e logistica diventano sempre più responsabilità dei Comuni. Questi stessi meccanismi sono attuati da decenni nei confronti di tutta la spesa pubblica destinata al welfare: assieme ai trasporti, anche i fondi per la sanità, l’istruzione e le case popolari vengono costantemente tagliati e amministrati secondo logiche di profitto, svendendo totalmente le nostre necessità e la nostra dignità al miglior offerente
Con questo aumento di prezzo la città mette un altro mattoncino sulle sue mura rendendosi sempre meno accessibile al 99% e regalando sempre più privilegi all’1%.
Ancora una volta infatti Beppe Sala e il Comune di Milano scaricano il peso dei tagli pubblici a noi student* e precar* che viaggiamo costantemente sui mezzi per poter andare a scuola, all’università o al lavoro e a tutte le centinaia di migliaia di persone che per spostarsi usano i trasporti pubblici.
Ma soprattutto con questa scelta, unita ad un’urbanistica sempre più a misura di macchine e deleteria per la nostra salute mentale, la nostra metropoli penalizza ulteriormente quelle scelte che fanno risparmiare emissioni di Co2: il trasporto privato in Italia è responsabile del 60% di tutte le emissioni nocive, mentre il trasporto pubblico ne salva il 45%.
Come al solito uno strumento fondamentale per combattere la crisi climatica, ovvero il trasporto ecologico pubblico e gratuito, viene distrutto perchè non genera profitto per nessuno
Davanti ad una città sempre più inaccessibile che tratta le nostre necessità solo come una spesa di bilancio, noi rivendichiamo dei trasporti gratuiti, ecologici e sicuri: un trasporto pubblico sempre aperto e popolato è l’unica difesa contro le continue aggressioni e violenze di genere sui bus e sui treni. Vogliamo una metropoli accessibile per il 99% e non per pochi ricchi, una città a misura di persone e non di denaro. Vogliamo una vita degna dove vengano soddisfatte le necessità di tutt* e non i profitti di pochi.