LE MOBILITAZIONI NON SI FERMANO
Continuano le occupazioni delle scuole superiori di Milano, con una rivendicazione centrale: siamo contro la guerra. La mobilitazione studentesca contro la guerra è PERMANENTE, e andrà avanti fino alla fine del conflitto. Continueremo ad occupare le nostre scuole, contro questo sistema scolastico ma anche contro la guerra e chi la mette a profitto.
PERCHÉ OCCUPIAMO?
Da mesi occupiamo le scuole per protestare contro un sistema scolastico che ci insegna solo ad essere lavoratrici e lavoratori precari*, sfruttat* e sottopagat*. Contro un sistema scolastico che normalizza lo sfruttamento attraverso l’alternanza e che permette ai privati di entrare nelle scuole. Contro un sistema scolastico a cui mancano fondi e risorse per garantire un’istruzione, e che quindi si limita a valutarci e ridurci a numeri.
Ma dallo scoppio della guerra in Ucraina non possiamo rimanere in silenzio. Il movimento studentesco è sempre stato contro la guerra e contro gli eserciti. Contro la spesa militare ed il riarmo.
Occupiamo per disertare la guerra, per non piegarci alla narrazione istituzionale che ci vuole schieratə dalla parte di un esercito.
Occupiamo per riprenderci i nostri spazi, per costruire solidarietà dal basso e per far sentire la nostra voce, per il disarmo e per la pace.
“Di fronte ad ogni guerra, una sola parola è giusta e una sola azione è degna: la parola è NO, e l’azione è ribelle.“
Non ci sono guerre giuste. Ci rifiutiamo di prendere posizione con la bandiera di uno o di un’altro esercito, ma siamo solidali con chi questa guerra la sta subendo contro la sua volontà, e stiamo dalla parte di chi questa guerra la diserta. Stiamo con chi rifiuta di prendere le armi e con chi in Russia scende in piazza contro la guerra.
DISARMO IMMEDIATO!
L’unico modo per costruire la pace è fermare la guerra. Il governo italiano sta mandando “aiuti” in Ucraina, sotto forma di missili, fucili e munizioni. “Aiuti” ad un esercito, che verranno usati per prolungare una guerra che, come tutte le altre, mieterà il 90% delle sue vittime nella popolazione civile. Intanto la spesa militare sale al 2% del PIL. 17 miliardi di euro in più ogni anno, che invece potrebbero essere destinati alla scuola e al welfare.
CHE TUTTA LA SPESA MILITARE SIA REQUISITA PER FINANZIARE LA SCUOLA!
MAKE SCHOOL NOT WAR
A che futuro vuole prepararci la scuola pubblica italiana?
A che futuro vuole prepararci, mandandoci in alternanza a produrre armi con Leonardo o da qualche banca armata come Unicredit o Intesa San Paolo?
A che futuro vuole prepararci, insegnandoci la storia come una lunga serie interminabile e infinita di guerre?
A che futuro vuole prepararci, dando più fondi alla spesa militare che alle scuole superiori?
Vogliono prepararci a un futuro di guerre e riarmo, ma noi ci ribelliamo! DISERTIAMO LA LORO GUERRA!