Oggi, noi studentesse e studenti del Coordinamento dei Collettivi Studenteschi di Milano e Provincia, siamo stati davanti alla sede di UniCredit in piazza Gae Aulenti per denunciare chi fa profitto finanziando guerre ed eserciti e per opporci al conflitto armato.
Di fronte ad ogni guerra agiamo nell’unico modo che per noi é degno: ci ribelliamo e disertiamo. Siamo solidali con chi la guerra non la vuole ma è costretto a subirla e con chi si oppone al conflitto disertando gli eserciti e agendo per bloccare la macchina bellica. “Le guerre sono fatte dai ricchi mandando a morire i figli dei poveri”
Vogliamo denunciare come la guerra in Ucraina stia producendo enormi profitti per le industrie belliche e per le banche armate. Gli oligarchi italiani, Leonardo, Intesa San Paolo e UniCredit, speculano su morte e devastazione, producendo armi e finanziando gli eserciti e il conflitto militare.
La guerra è morte. La guerra é stupro di corpi e territori. La guerra è distruzione di vite umane. La guerra è devastazione ambientale.
UniCredit fa profitto su questa guerra e su tutte le altre, quindi per opporci e prendere parola abbiamo deciso di usare la loro sede.
Oggi avevamo con un messaggio chiaro che si rispecchia nelle parole del Subcomandante Marcos: “Di fronte ad ogni guerra una sola parola è giusta e una sola azione è degna. La parola è NO e l’azione è RIBELLE”.
Vogliamo il cessate il fuoco immediato.
Vogliamo il disarmo di tutti gli eserciti.
Vogliamo la fuoriuscita dell’Italia dalla Nato e da ogni alleanza militare.
Vogliamo che si fermi ora la produzione di armi.
Vogliamo l’accoglienza per chiunque fugga e gli aiuti umanitari per chi resta.
Dichiariamo lo stato di mobilitazione studentesca permanente, da ora fino alla fine del conflitto continueremo a mobilitarci e prendere parole, nelle scuole e nella città, per opporci a questa guerra, a chi la combatte, a chi la decide e a chi la mette a profitto.
Gli studenti e le studentesse del Coordinamento dei Collettivi Studenteschi