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#lottomarzo, contro la guerra e la violenza maschile sulle donne e di genere: lo sciopero è per tuttə, non sei sol@!

TUTTO IL GIORNO: SCIOPERO PRODUTTIVO E RIPRODUTTIVO

H.9.30: CORTEO STUDENTESCO E PIAZZA DELLO SCIOPERO

H.18.00: PIAZZA DUCA D’AOSTA, CORTEO CITTADINO

NON SEI SOL@: passeggiata e volantinaggio per le strade di San Siro
Abbiamo camminato, cantato e riempito le strade del quartiere di messaggi contro la guerra in corso, la violenza sulle donne e le discriminazioni di genere.
Vogliamo costruire uno sciopero che sia per tuttə, diffondere i nostri messaggi in più lingue possibili, pensare a soluzioni concrete che permettano di uscire dalla spirale della violenza.
Contro la violenza sulle donne: assegnare tutte le case vuote!
#LottoMarzo vogliamo denunciare la violenza della guerra che va fermata subito!!#StopWarNow!

ASSEMBLEE NELLE SCUOLE

Manzoni, Severi, Caterina da Siena, Carducci, Vittorio Veneto, Parini, Manzoni Linguistica, Boccioni, Volta, Cremona, Setti Carraro, Steiner, Virgilio, Berchet, Cardano …

>> per organizzare una assemblea, un incontro o un laboratorio contro la violenza sulle donne e di genere guarda la brochure qui sotto.

Contro la violenza maschile e di genere, non sei sol@

Se ti picchia, ti insulta, ti controlla, non sei sol@

Se un tuo “no” non è bastato non sei sol@

Se condivide le tue foto senza il tuo consenso, non sei sol@

Se la pandemia e la sua gestione ti hanno fatta sentire stanca e isolata e ora non stai bene, non sei sol@

Se ti ha voluta sol@,ha abusato del tuo tempo, del tuo corpo, del tuo amore e del suo ruolo, se hai avuto paura di raccontare, se non sei stata creduta, non sei sol@

Se il carico di lavoro domestico e di cura è insostenibile, non sei sol@

Se al lavoro ricevi vere e proprie molestie, non sei sol@

Se prendi il 20% in meno di un collega o ti fanno mobbing, non sei sol@

Se come il 50% delle donne (e molte di più tra le donne migranti e le donne T) sei disoccupat@, non sei sol@.

Se vorresti lasciare la tua casa a causa di un marito, un compagno, un fratello o un abusante ma non sai dove andare, non sei sol@.

 

CONTINUA A LEGGERE

Se in strada ti fischiano o ti molestano, se quando torni a casa la sera stringi le chiavi tra le dita, non sei sol@.

Se a scuola l’unico corso di educazione sessuale l’ha fatto una lobby antiabortista, non sei sol@

Se sei andata in consultorio per il tuo aborto e si sono rifiutati di prenderti in cura, non sei sol@

Se la tua malattia per gli ospedali “non esiste”, se hai dovuto “partorire con dolore”, non sei sol@

Se ti dicono che “il dolore è normale per le donne” o che “è tutto nella tua testa”, non sei sol@

Se si rifiutano di curarti o tardano a farlo per il tuo genere, il tuo orientamento, il tuo aspetto, non sei sol@

Se non ti senti liber@ di essere e di desiderare chi vuoi tu, non sei sol@

Se dopo il coming out subisci minacce e ricatti, non sei sol@

Se sei scappat@ dalla guerra, dalla miseria, dalla violenza, non sei sol@

Se subisci il ricatto del permesso di soggiorno, della cittadinanza, se il tuo colore di pelle è motivo di discriminazione, non sei sol@

Se per un giudice è “alienazione parentale” o “20 secondi sono troppi per reagire”, non sei sol@

Se ti dicono “Sei troppo grass@; sei troppo magr@; sei troppo alt@; sei troppo bass@”, non sei sol@

Se la città, la scuola, il pub, il tuo luogo di lavoro sono barriere per il tuo movimento libero e indipendente, non sei sol@

Se lotti ogni giorno, per te, per chi ti sta intorno, per i diritti tuoi e di tutt*, qualunque sia la tua lotta, non sei sol@”

Se non puoi crederci, non riesci a renderti conto che tutto questo succede quotidianamente, ma vuoi almeno provarci, non sei sol@

Continueremo a batterci per un reddito di autodeterminazione che ci permetta di uscire da situazioni di dipendenza economica e violenza e di avere vita degna a prescindere dal nostro lavoro o non lavoro, dalla nostra origine, slegata da documenti e vincoli.

Vogliamo un salario minimo sostenibile e che il lavoro riproduttivo venga riconosciuto.

Pretendiamo un sistema sanitario pubblico, laico e garantito che sia attento alle esigenze del territorio

Basta con il ricatto dell’obiezione di coscienza! Basta con la psichiatrizzazione delle persone T!

E ancora basta con l’ingerenza cattolica nelle questioni di vita o morte come l’Eutanasia!

Vogliamo che i soldi di ricchi stupratori siano devoluti ai CAV e che essi siano pubblici, laici e di sostegno e non vittimizzaziome dell* sopravvissut*. Vogliamo che l’educazione sessuale e all’affettivita sia nei programmi scolastici

Ci vogliamo vivə, liberə e felici, #lottomarzo scioperiamo, #lottomarzo ci incontriamo, #lottomarzo saremo ancora marea: LO SCIOPERO È PER TUTT_!