Il 17 Novembre è la giornata internazionale dell* student* – anniversario della strage di studenti e professori cecoslovacchi che si opponevano alla guerra nazista. A 80 anni da questa mobilitazione studentesca, scendiamo in piazza mercoledì 17 Novembre ore 9:30 Largo Cairoli per lottare per diritti e cultura.
Siamo la generazione perduta del Covid
Buchi di apprendimento che spaziano dal 30 al 50%;
Mentre politici e istituzioni litigano, su calendari e percentuali di rientro a scuola, gli studenti ne pagano le conseguenze; è ormai risaputo che le giovani generazioni sono state le più colpite durante la pandemia e nonostante questo cos’è successo?
- un* student* su due pensa di aver sprecato un anno a causa del virus, e circa 34 mila giovani delle superiori rischiano di abbandonare gli studi.
- La chiusura delle scuole durante la pandemia COVID-19 ha portato via lo strato protettivo del supporto per la salute mentale basato sulla scuola.
- Emerge un evidente impatto della pandemia sulla condizione di salute mentale, in termini di stress percepito e presenza di sintomi ansiosi e depressivi.
Il peso delle restrizioni messe in atto per cercare di sconfiggere il covid si fanno sentire sulla salute mentale e sugli stimoli di socialità.
Il ministero dell’istruzione è consapevole del problema
ma al posto di affrontarlo ha eliminato gli spazi di socialità – gli intervalli all’aria aperta – ha schematizzato un orario improponibile facendo diventare la scuola un luogo di oppressione e controllo, non di stimolo e crescita;
Sono passati due anni di promesse mancate, solitudine e isolamento perché le che erano e sono rimaste “pollaio”: invivibili e oppressive.
Basta sacrificare la scuola!
Questo gap che stiamo vivendo non è solo mancanza di Cura per la scuola ma anche mancanza di Cultura!
Odio e xenofobia non avranno spazio
Il 17 Novembre è una giornata di lotta e di antifascismo: ricorda le studentesse e gli studenti che nel ’39 a Praga si sono opposte ai nazisti, e quell* che nell’83 hanno occupato il politecnico di Atene contro i fascisti.
Il fascismo ha molti volti, quello della cultura della violenza nelle strade e quello corrotto che si infiltra nelle istituzioni, come mostrato da Fanpage con i consiglieri comunali di Milano eletti grazie alla #LobbyNera, i parlamentari che hanno affossato il #DDLZan, fino a chi, come la Lega, costruisce la sua politica sull’odio,razzista e omolesbobitransobica alimentando una guerra tra poveri utile solo agli interessi di chi comanda.
Per questo è importante essere uniti nelle lotte contro queste retoriche razziste, sessiste, xenofobe e classiste ricordando l’importanza di prendere posizione organizzandosi dal basso, dalle scuole seguendo lo spirito ribelle e partigiano della resistenza.
Il fascismo si cura studiando!
Studenti meticci e queer
Non bisogna avere paura di disobbedire agli schemi di un sistema capitalista, che continuamente usa il “dividi et impera” per limitare la libertà delle persone sulla base del colore della pelle, della classe, della nazionalità e cultura, dell’identità sessuale e di genere.
Ci mobiliteremo a partire dai luoghi del sapere,pretendiamo una formazione stimolante e di inclusione per poter lavorare consapevolmente sul futuro.
La scuola deve essere il primo luogo dove affrontare tematiche attuali come guerra, transizione ecologica e violenza di genere!
Senza scuola non ci sarà un futuro! Dobbiamo cambiare il presente!
Il tempo sta scadendo, bisogna agire subito per la GIUSTIZIA CLIMATICA
Pretendiamo una formazione ambientale obbligatoria, per affrontare la crisi climatica e confrontarci sulla transizione ecologica;
Il #cambiamentoclimatico sta provocando enormi danni al pianeta e di conseguenza anche a noi!
Basta guardarsi intorno per capire che il futuro che ci attende è un futuro grigio e che la colpa di tutto ciò risiede nel modello di produzione attuale della politica inquinante che fa profitto sulla vita delle persone!
Ma a cosa serve educazione civica se non vengono trattati questi argomenti?
- L’educazione civica che vogliamo deve affrontare tematiche di attualità per garantirci un pensiero critico e non una spiegazione moderata e parziale di tematiche sottovalutate
- L’ultimo “aggiornamento” del programma scolastico fu nel 2009 con la riforma Gelmini che distrusse la scuola pubblica, è arrivato il momento di raccogliere le macerie e ricostruire la scuola che ci serve!
Per tutte queste ragioni il 17 Novembre saremo in piazza per ribadire che con questa scuola non c’è futuro! Diremo a gran voce che dobbiamo cambiare il presente per un futuro migliore!