Oggi, Giovedì 21 Ottobre, la Milano Antifascista si è ritrovata davanti a Palazzo Marino, in occasione del primo consiglio comunale.
I consiglieri comunali Valcepina, Sardone, Pavesi, Piscina e Lerri si sono insediati, dopo una campagna elettorale condotta a braccetto con le organizzazioni neofasciste di Milano, una campagna elettorale finanziata da fondi in nero, ripuliti da apposite “lavatrici”. Per questo abbiamo lasciato davanti alla sede del comune una lavatrice piena di banconote, che ricorda che questi fascisti in doppio petto sono anche affaristi.
Pretendiamo le dimissioni dei consiglieri collusi con la Lobby Nera, una “setta affaristico neonazista”, di cui fanno parte anche esponenti di Fratelli d’Italia e Lega.
Ci siamo organizzati dalle scuole, dai collettivi, dagli spazi autogestiti e dalle realtà antifasciste della città per costruire anticorpi sociali, contro quei rigurgiti fascisti che ora occupano delle poltrone in consiglio comunale.
– CHIUDERE LE SEDI NEO-FASCISTE
– BASTA CONCEDERE SPAZI E AGIBILITÀ
– DIMISSIONI IMMEDIATE DI TUTTI I CONSIGLIERI COLLUSI CON LA LOBBY NERA
– NO AL REVISIONISMO STORICO
Picchiano, ammazzano, corrompono, rubano, poi si mettono la camicia e cravatta e si infilano nelle stanze del potere.
Così opera Forza nuova che ha assaltato la sede della CGIL come nel 1921. Ora però è guidata da una persona che è stata parlamentare europeo, nonostante avesse partecipato alla storia delle stragi e della strategia della tensione (in cui infatti non è affatto chiaro il ruolo delle forze dell’ordine).
Così operano Lealtà e Azione, e il circolo di Jonghi Lavarini che, come documentato dall’inchiesta sulla Lobby Nera, sono infiltrati, attraverso reti di fondi neri, in Fratelli d’Italia e Lega.
I rigurgiti fascisti degli ultimi giorni non sono una novità, sono, anzi, il risultato di una storia di odio e violenze dettate dal suprematismo bianco e giustificate da una politica becera che lascia adito all’esistenza di partiti e organizzazioni di questa matrice.
Le organizzazioni sotto inchiesta portano avanti da anni ideologie fasciste, tra banchetti alimentari e iniziative “di copertura”, per nascondere la loro vera natura. Natura di cui evidentemente anche loro si vergognano. Agiscono come ratti che si nascondono nelle fogne, incapaci di un ragionamento solidale, privo di critica a un sistema di cui sono servi e alimentatori.
Come abbiamo visto come nell’inchiesta di Fanpage, a Milano il collegamento tra fascisti e candidati di destra è evidente: volti noti dell’estrema destra milanese sono estremamente legati a candidati, il tutto tenuto insieme dai finanziamenti illeciti.
Pavesi, Lealtà e Azione, Bastoni e Sardone. Jonghi Lavarini, Valpicella e Fidanza.
Una cultura che mette al centro l’uomo, individualista, razzista, omofobo e xenofobo. L’obiettivo è quello di alimentare guerra tra poveri, picchiando, rubando e ammazzando, per poi ripulirsi la faccia andando nei palazzi del potere, con una camicia pulita e mano nella mano con i partiti che li coprono.
Per questi motivi pretendiamo immediatamente la chiusura di tutte le sedi di partiti e organizzazioni neofasciste, a partire da quelle assegnate da enti pubblici, come Aler e MM.
Le politiche di odio portate avanti da questi personaggi non possono, e non devono, avere luoghi concessi dagli enti pubblici.
Non possiamo più permettere che vengano concessi agibilità e spazi all’interno delle sedi istituzionali a organizzazioni neofasciste e associazioni di facciata che coprono queste politiche di odio.
Vogliamo le dimissioni immediate di tutti i consiglieri collusi con la Lobby Nera, una setta affarista, neonazista e mafiosa. Tutti gli eletti nel consiglio comunale e nei municipi milanesi che hanno legami con il mondo che viene raccontato nell’inchiesta e che negli anni abbiamo visto essere una cultura violenta e squadrista.
Valcepina, Sardone, Pavesi, Piscina, Lerri. DIMISSIONI SUBITO