2 Ottobre – GLOBAL MARCH FOR CLIMATE JUSTICE
Oggi più di 10.000 persone hanno riempiyo le vie di Milano come un fiume in piena.
Abbiamo portato in piazza le voci e le istanze del movimento per la giustizia climatica fin sotto il MiCo, sede della PreCop26, appuntamento in cui si sta decidendo cosa discutere alla 26esima Conferenza sul Clima.
Sul percorso siamo passat* dalla sede di Microsoft per denunciare il greenwashing delle big Corporation che sponsorizzano la Cop26.
Aziende inquinanti che speculano su qualsiasi fonte di profitto, sacrificando il nostro futuro. Sono loro che continuano ad arricchirsi indifferenti al mondo che brucia.
Abbiamo messo in luce come la Rai, e gli altri media, non parlino di crisi climatica come si dovrebbe. Creando un falso senso di tranquillità e spingendo le persone in Italia a una tranquilla indifferenza, come se non ci fosse una reale emergenza nel qui ed ora.
Abbiamo aperto dentro City Life uno striscione con la scritta ANOTHER WORLD IS NECESSARY.
Un’altro mondo è necessario, e contrinueremo a costruirlo e rivendicarlo nelle piazze, nelle strade e negli spazi ribelli e autogestiti.
SYSTEM ERROR: TASSARE I RICCHI PER SALVARE IL PIANETA!
#taxtherich azione vs @microsoft durante la #globalmarchforclimatejustice
Sanzionata Microsoft, uno degli sponsor della #precop #cop26glasgow
Mentre centinaia di migliaia di attivist* in tutto il mondo scendono in piazza per rivendicare che non c’è giustizia climatica senza giustizia sociale, fa alquanto ribrezzo vedere l’elenco di aziende che sponsorizzano i summit per il clima.
Abbiamo puntato il dito contro una questione dirimente e necessaria per salvare il pianeta:
TAX THE RICH e BILL GATES you can’t greenwash yourself: the richest 1% use two times as much carbon as the poorest sono i cartelli che abbiamo tirato fuori durante l’iniziativa, mentre lo striscione recitava: GREEN NEW DEAL? TAX THE RICH!
Abbiamo voluto colpire la Microsoft, una delle aziende che sponsorizza la COP26. In pratica, l’apoteosi del greenwashing: aziende che hanno ben poco di che vantarsi dal punto di vista dell’azione per il cambiamento climatico che fanno da sponsor ai summit del BLA BLA BLA… niente di più ipocrita e fasullo potrebbe rappresentare l’inconsistenza di questi vertici, specchietto per le allodole utile solo a coprire ulteriori profitti per i soliti noti.
Non c’è giustizia climatica senza giustizia sociale! Quando diciamo che per fermare il cambiamento climatico bisogna cambiare sistema parliamo di fatti molto concreti:
Cosa centra Microsoft?
Come ben saprete, Microsoft è una delle molte aziende tech che fa profitti… ma non paga le tasse! Infatti, solo in Europa, Microsoft vanta un guadagno di 260 miliardi di euro, ma avendo sede a Dublino beneficia di una tassazione molto bassa: significa che, per fare un esempio, tutti i soldi che Microsoft guadagna in Italia non hanno alcun ritorno in welfare per la popolazione, poiché Microsoft ha sede in Irlanda! Un vecchio trucco con cui le aziende digitali e non solo di fatto evadono le tasse e fanno profitti succhiando risorse al pubblico.
Inoltre, non serve ricordare chi è il proprietario di Microsoft… Bill Gates, tra gli uomini più ricchi del pianeta, parte di quell’1% che, secondo il rapporto OXFAM di poche settimane fa produce più del doppio delle emissioni di CO2 del 50% più povero del mondo. Eppure, i paesi più colpiti dalle catastrofi naturali e dal climate change sono proprio i paesi più poveri: miliardi di persone che si trovano senza risorse a subire i danni di un sistema malato imposto da poche centinaia di ricchi.
Lo stesso Bill Gates che promette mirabolanti tecnologie che risolveranno magicamente il problema del cambiamento climatico, che si prodiga in donazioni, libri, dichiarazioni rispetto a quanto grazie ad uno sfegatato ottimismo tecnologico… quando sappiamo benissimo che non sarà attraverso le tecnologie proprietarie che insieme a Bill Gates faranno fare altri miliardi ai vari Musk, Bezoff, Zuckemberg e altri vampiri pronti a succhiare fino all’ultima risorsa dal pianeta.
COSA VOGLIAMO?
Per mettere in campo una transizione energetica in tempi brevi, è necessario mettere al centro i diritti, la salute, e preparare un sistema di welfare in grado di supportare miliardi di persone che soffrono la crisi economica, climatica e pandemica: il passaggio ad un’energia carbon-zero va affiancato a ingenti finanziamenti ai servizi pubblici, ad un abitare sostenibile per tutt*, ad una scuola gratuita, pubblica e di qualità. VOGLIAMO CHE LE CORPORATION E I RICCHI VENGANO TASSATI, E CHE LE RICCHEZZE VENGANO REDISTRIBUITE IN TERMINI DI RISORSE PER IL PIANETA E PER CHI LO ABITA!
I soldi per la green transition vanno presi da chi ha causato la situazione di emergenza climatica in cui ci troviamo: non sono i cittadini i responsabili, ma il sistema neoliberista, ingordo e avido, che fa profitti a non finire attraverso le sue speculazioni. Un sistema che si basa sulle guerre, sull’ ultra-precarietà, sullo smantellamento di ogni diritto e dell’accesso ai servizi di base come la sanità. I SOLDI CI SONO, e devono essere tirati fuori ora, perché non c’è più tempo!