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1st oct – Student Strike! Another World is Necessary

Ieri si è stata l’ultima giornata della Youth4Climate, la passerella mediatica in cui i potenti della terra hanno sfoggiato le loro migliori bugie green. Volevano parlare davanti a 400 delegat* giovani, obbedienti e silenzios*, ma il movimento per il clima non ci sta. Greta Thunberg ha detto chiaramente quanto i blablabla della politica siano inutili e pericolosi. Ieri, mentre parlava Draghi, attivist* MAPA lo hanno interrotto al grido di basta promesse vuote e basta greenwashing! Noi giovani siamo il futuro, noi giovani siamo il cambiamento. Hanno provato a dividerci in ambientalist* buon*, che parlano con i ministri, e ambientalist* cattiv* e radical chic, che manifestano in piazza. Ma noi non ci stiamo. Siamo unit* e non riusciranno a separarci. Le nostre voci si uniscono per pretendere con forza giustizia climatica.

Oggi siamo passat* in corteo per Milano, arrivando fino al MiCo, dove si sta tenendo la PreCOP. In questo vertice, i governanti e le multinazionali del fossile produrranno un altro accordo inutile. Ma il tempo è agli sgoccioli. Quindi abbiamo portato la voce del movimento per la giustizia climatica, e quella delle attiviste e degli attivisti MAPA, esclusi dalle conferenze, proprio davanti al MiCo.

Nel percorso ci siamo fermat* in piazza affari, per ribadire il legame tra la finanza e la crisi climatica, e pretendere un cambiamento di sistema. Poi abbiamo sanzionato Unicredit, una banca che investe pesantemente nelle industrie del fossile e delle armi, facendo profitto sulla morte di milioni di persone.

Non rimane molto tempo. Dobbiamo agire ora!

TAKE ACTION: SEGUI I PROSSIMI APPUNTAMENTI! 

Domani torneremo per le strade con un altro corteo, sempre da largo Cairoli, alle 15:00.

Domenica 3, alle 17:30, parleremo con l* attivist* che stanno organizzando le mobilitazioni alternative alla COP26 di Glagow.

🎧ASCOLTA LA DIRETTA DI RADIOPOPOLARE DEGLI INTERVENTI DAL CORTEO #STUDENTSTRIKE clicca qui

DIRETTA #STUDENTSTRIKE

ARRIVO I CAIROLI: SPEZZONI DALLE SCUOLE! 

La piazza già si sta riempiedo di migliaia di studenti! Dalle scuole partono spezzoni di centinaia di persone che attraversano insieme la città per raggiungere lo #StudentStrike

Raggiungeteci! Il corteo parte alle 9.30

Lungo il percorso passeremo per alcuni luoghi che ci permetteranno di parlare di crisi climatica e dei suoi responsabili. Finiremo al MiCo, dove avremo allestito un palco per permettere a l* attivist* di esprimere la loro voce, anche se tagliat* fuori dalle conferenze.

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TAX THE RICH!

La finanza è uno dei maggiori responsabili della crisi climatica: in nome del profitto si continuano a estrarre risorse e bruciare combustibili fossili; in nome del profitto vengono devastati i territori e avvelenate le persone; in nome del profitto vengono sfruttati i corpi ed i territori. La finanza globale tiene in stato di debito perenne i paesi del sud globale, impedendo loro di autodeterminarsi e di adattarsi alla crisi climatica. La finanza globale continua ad estrarre risorse che non le appartengono, togliendole al resto del pianeta. Quindi rigiriamo questo dito medio verso la borsa, e mandiamoli affanculo. Pretendiamo che paghino per quanto hanno rubato. Pretendiamo una redistribuzione di risorse. Pretendiamo che siano i loro profitti a pagare per la transizione ecologica.

#DISARMO #SYSTEMCHANGE

Siamo davanti a Unicredit per denunciare una delle maggiori banche armate d’italia. Unicredit investe pesantemente nell’industria delle armi e dei combustibili fossili. Banche come Unincredit continuano a fare soldi e speculare sulla distruzione del nostro pianeta, mentre milioni di vite umane sono a rischio per la crisi climatica. Abbiamo pensato bene di dare a Unincredit un assaggio della sua stessa medicina: visto che fa gran parte dei suoi profitti finanziando guerre e combustibili fossili, gli stiamo restituendo delle armi e del petrolio. I loro affari sporchi sono tornati a galla per imbrattare la loro sede. Ora tutte le banche, Unincredit compresa, si promuovono come sostenibili e green, ma non siamo così stupid* da cascarci. Riusciamo a vedere oltre le loro bugie. Pretendiamo che siano le banche a pagare per risolvere la crisi ecologica che hanno finanziato.

ENEL DEVE PAGARE!

La nuova frontiera però è il gas: secondo Cingolani è l’unica soluzione per salvarci dalla crisi climatica. Enel ha cominciato a investire nelle infrastrutture per il gas naturale, affidandosi alle forniture di altri paesi, come l’Azerbaijan. Questo ha portato ad un aumento dei costi in bolletta per le famiglie italiane, fino al 30%. Ora vogliono farci credere che con questi rincari stiamo pagando la transizione ecologica. Questa è l’ennesima delle loro bugie. Tutti i soldi in più pagati in bolletta finiranno nei dividendi di qualche azionista di una multinazionale del petrolio. È il momento di far pagare le multinazionali del fossile per l’inquinamento che hanno causato, e far si che siano loro a pagare per la transizione ecologica, per una transizione alle energie rinnovabili e per un cambiamento del modello di sviluppo.

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