L’ultima (in ordine cronologico e soltanto per ora) guerra in Afghanistan è iniziata con un imbroglio linguistico. Si è chiamata “guerra al terrore”. Eppure la guerra è il terrore.
Lo è perché viene fatta nel nome degli interessi del complesso industriale-militare oppure per il controllo delle risorse naturali e delle posizioni geopolitiche, ma genera morte, distruzione e paura che vengono scaricate su una popolazione nella grande maggioranza poverissima.
Lo è perché si auto-genera continuamente. Il fondamentalismo islamico afghano è stato supportato per decenni dagli Stati Uniti in funzione antisovietica. Prima di difendere i diritti delle donne e di tutte le persone che non possono convivere con la Sharia, il governo americano ha sostenuto e indotto il processo che ha portato Mujaheddin e Taliban al controllo del paese.
Adesso è il momento di denunciare gli interessi, il cinismo, le responsabilità degli eserciti Occidentali in ciò che sta accadendo. Ma è anche il momento di porsi il problema delle pratiche.
Aiutiamo chi scappa, ma anche chi resta.
Servono subito i corridoi umanitari e una società pronta ad accogliere, respingendo le retoriche razziste. Ma bisogna anche trovare il modo di collegarsi e supportare la resistenza. Non i Mujaheddin e i signori della guerra che occasionalmente possono essere ostili ai talebani alla ricerca di soldi occidentali, ma le donne e gli uomini che da decenni, sotto i talebani e sotto la Nato, spesso restando in clandestinità, hanno costruito esperienze di emancipazione e ribellione, contro la guerra e contro il patriarcato.
Per questo abbiamo organizzato un incontro pubblico Domenica 5 Settembre con Laura Quagliolo di Cisda, Leilah Belmoh, Alberto negri (giornalista), Martina Miccichè di Alwaysithaka
Per questo parteciperemo alla mobilitazione dell’11 Settembre
Approfondimenti
Da Instagram Raccolta di stories da@alwaysithaka e raccolta di immagini da Soap box stand
Da Youtube:
Dal canale Our Changing Climate, i video: The true cost of military-industrial complex e Why the United States is killing the world.
Dal canale di Matteo Saudino – BarbaSofia, i video: i talebani 20 anni dopo 13 Agosto, i governi Usa e il terrorismo islamico, le armi dei talebani 30 Agosto
Dal canale di Aldo Giannuli, i video: quello che accade è sbalorditivo 23 Agosto, Come cambia il grande gioco 27 Agosto, Ma che guerra hanno fatto gli americani? 28 Agosto
Articoli di Alberto Negri:
La bolla americana e la nuova bolla umanitaria, 22 Agosto, il Manifesto
Le bugie dell’amico americano, 31 Agosto, il Manifesto
Ciao Gino!
Proprio in questi giorni è morto Gino Strada. L’Adganistan è stato un luogo importante per la storia di Emergency ed è un paese che lui conosceva molto bene.
Proponiamo alcuni estratti delle sue interviste di questi anni.
A Presa Diretta, 21 Maggio 2021
A Propaganda Live, 13 Gennaio 2020
A Propaganda Live, 21 Dicembre 2017
Ad Anno Zero, 27 Marzo 2014
Leggi l’ultimo articolo pubblicato da Gino Strada, una intervista alla Stampa sull’Afghanistan