Oggi in decine di abitanti siamo stati alla colazione solidale antisgombero per difendere il diritto all’abitare di Giulia.
Giulia è un occupante per necessità, nel 2013 ha preso questa casa vuota da anni. Angelica aveva undici anni, ha ringraziato tutti del regalo più bello che le potesse arrivare: una casa dove poter vivere e crescere.
Ora di anni ne sono passati: Giulia è attiva e solidale, gestisce un progetto di mutuo aiuto e scambio, abbiamo imparato tempo fa che insieme si è più forti. Angelica si ricorda che a volte i sogni si avverano e studia Scienze Umane.
Una vita molto reale, resistenze quotidiane di cui è pieno questo quartiere, abbandonato e a volte criminalizzato ma così vivo, meticcio e ribelle.
Ribelle per la dignità, per la vita, per il diritto all’abitare un territorio, in un dare e avere che crea resistenze, alleanze, sorrisi e prospettive.
#IOSTOCONGIULIA, la casa è un diritto!
Oggi grazie alla resistenza degli abitanti del quartiere e solidali, Giulia e Angelica hanno ancora un tetto sopra la testa. La casa è un diritto e noi continueremo tutti i giorni a difenderlo.
Nella mattinata è arrivato anche l’assessore Rabaiotti che ha dato la sua disponibilità ad aprire un tavolo comune come già richiesto dal sindacato ASIA Milano e a seguire la famiglia, riconoscendo il fatto che l’emergenza abitativa è una questione che riguarda i diritti di tutta la città.
Abbiamo provato più volte a contattare Aler senza ricevere nessun riscontro, come al solito il gioco del non vedo, non sento, non parlo.
La storia di Giulia è quella della tante famiglie che hanno dovuto occupare per necessità, che soffrono l’emergenza abitativa generata da una malagestione del patrimonio pubblico da parte di Aler, Regione e istituzioni.
Dopo che per un anno hanno sbandierato il “restate a casa”, appena l’emergenza sanitaria lascia leggermente respirare, lasciare le persone per strada sembra essere tornata la priorità. Se la casa e la salute sono importanti lo sono sempre, prima di ogni profitto!
Abbiamo inoltrato una richiesta formale di incontro ad Aler e Comune per trovare delle soluzioni che non siano lasciare per strada famiglie in stato di necessità, abbandonare interi caseggiati dando la colpa agli occupanti.
Fate lavori e assegnate tutte le case vuote!
Fino a quando non troveremo risposta la solidarietà continuerà e ci troveremo tutte le mattine alle 7.30 in via Abbiati 6!