Decolonize the Pride:
carro dell’orgoglio meticcio e queer al Pride 2022
IL NOSTRO PRIDE E’ METICCIO & QUEER
Contro ogni guerra ai corpi e i territori
A 53 anni dai moti di Stonewall, abbiamo ancora bisogno di una scarpa col tacco da lanciare.
Misoginia e omolesbobitransfobia, un bollettino di guerra: nell’ultimo anno in Italia oltre 150 persone hanno denunciato aggressioni e discriminazione omo-lesbo-bi-transfobiche. Molti altri sfuggono al conto. Viviamo nel Paese d’Europa con il maggior numero di assassinii di persone Trans e avviene un femminicidio ogni tre giorni. Volevamo e continuiamo a volere #moltopiùdizan, una seria prevenzione della violenza di genere nelle scuole, finanziamenti per i centri antiviolenza per donne* e soggettività lgbtqia+, una piena garanzia del diritto alla salute per ogni genere di corpo, un reddito universale di autodeterminazione perchè tutt* possano accedere a condizioni di vita degna.
La guerra tra pover*: episodi orribili come le molestie di gruppo in piazza Duomo a capodanno o sul treno a Desenzano del Garda vengono utilizzati per applicare uno schema che utilizza la “libertà” dei corpi delle donne e delle persone LGBTQIAPK+ per rimarcare gli stereotipi suprematisti e securitari. Anche i dintorni di via Lecco, presunto spazio di libertà queer che assomiglia tanto ad un recinto per spillarci soldi, diventano strumento di gentrification funzionale all’espulsione delle persone non ricche e non bianche. Rifiutiamo ogni mito della purezza: vogliamo diritti per tutt*, razzismo e sessismo per nessun*.
- Sponsor di guerra : Il nostro orgoglio è meticcio e queer e non può essere comprato da Bayern, Coca-Cola, Amazon, Google Nestlè e tutte le transnazionali che spargono pesticidi cancerogeni, vincolano ai brevetti sementi e farmaci, privatizzano l’acqua, creano dipendenza alimentare e fame, emettono milioni di tonnellate di diossido di carbonio, costringono chi lavora a condizioni di semi-schiavitù, supportano l’apartheid in Palestina, utilizzano i corpi – persino dei bambin*- non bianchi per testare i propri prodotti prima di distribuirli nel mercato occidentale, utilizzano i paramilitari per mettere a tacere chi difende la Terra. Cosa ce ne facciamo di simili sponsor al Pride? Altro che orgoglio. Ce ne vergogniamo. Vogliamo che i soldi di queste multinazionali vengano requisiti e distribuiti a tutte le popolazioni colpite dai loro crimini.
Make (transfeminist) school not war: In Italia dal 2021 200.000 student* hanno abbandonato la scuola. Nel 2022 la spesa pubblica per la scuola è stata tagliata del 22% in favore della spesa militare: vogliamo requisire i soldi per l’esercito e le armi in favore dell’istruzione: #makeschoolnotwar! I programmi scolastici hanno un’impostazione patriarcale ed eurocentrica, gli spazi scolastici che viviamo non sono spazi sicuri, ma vengono dominati da una cultura transfobica, omofoba, razzista e machista, che provoca la ghettizzazione delle soggettività non conformi. E’ necessaria una scuola radicalmente diversa, una totale rivoluzione della didattica, un’educazione di genere, sessuale, al consenso. Noi continuiamo ad organizzarci dal basso, per creare in prima persona una scuola orgogliosamente meticcia e queer!
- Le guerre nel mondo: 53 guerre sono in corso in questo momento nel mondo, dimenticate. L’aggressione all’ucraina è solo l’ultima di una lunga serie di conflitti combattuti per gli interessi di pochi sulla pelle dell’umanità. Milioni di profugh*, stupri etnici usati come arma di guerra, donne T. arruolate nelle camerate delle caserme maschili, territori devastati per l’estrazione di combustibili fossili e materie prime. La guerra è l’esempio più estremo della brutalità di un sistema che stupra, confina e annienta i corpi e territori, la loro diversità, i loro desideri, la loro libertà.
- Le guerre nel mondo: 53 guerre sono in corso in questo momento nel mondo, dimenticate. L’aggressione all’ucraina è solo l’ultima di una lunga serie di conflitti combattuti per gli interessi di pochi sulla pelle dell’umanità. Milioni di profugh*, stupri etnici usati come arma di guerra, donne T. arruolate nelle camerate delle caserme maschili, territori devastati per l’estrazione di combustibili fossili e materie prime. La guerra è l’esempio più estremo della brutalità di un sistema che stupra, confina e annienta i corpi e territori, la loro diversità, i loro desideri, la loro libertà.
- No justice no peace: le condizioni di violenza di genere vengono esasperate quando si intersecano con altre forme di oppressione sistemica, come il ricatto economico, la discriminazione abilista, il razzismo strutturale e sistemico, la guerra, il colonialismo di ieri e di oggi. Lotteremo e lottiamo contro questo sistema, perchè non c’è pace senza giustizia.
#decolonizethepride: la campagna #decolonizethecity vuole decostruire e trasformare i dispositivi materiali e simbolici razzisti e sessisti presenti nello spazio urbano e nel patrimonio di saperi dominanti. Invitiamo tutt* a costruire con noi uno spezzone #decolonizethepride meticcio e queer, perchè il Pride è dal 1969 uno spazio di partecipazione che eccede le logiche di mercato e rainbow-washing a cui non ci rassegniamo ad abbandonarlo, perchè chiunque lo attraversi sappia che altri mondi sono possibili, che “non c’è liberazione per nessun@ di noi, senza libertà per tutt* noi”.