Questo 25 Aprile abbiamo raccontato le storie di partigiane e partigiani dimenticati.
Le loro storie ci interrogano sul presente, sul razzismo sistemico, sulla riforma della cittadinanza che non sembra mai essere una priorità, ci interrogano sulle migrazioni raccontate sempre e solo quando si tramutano in morte nel Mediterraneo, sulla sistematica negazione dei diritti delle popolazioni romani.
Queste storie dimenticate sono fondamentali, come quelle delle donne che hanno permesso la liberazione e in seguito la ricostruzione di questo paese, perché senza memoria non c’è futuro, perché ciò che non raccontiamo smette di esistere nella memoria collettiva.
La Resistenza è un esercizio quotidiano di Liberazione.
La pratichiamo nel quartiere di San Siro e nelle scuole, guardando alla città di Milano e al mondo intero, ricordandoci che la cultura Antifascista è antirazzista, decoloniale e transfemminista.
Il 25 Aprile abbiamo ricordato partigiane e partigiani dimenticati:
Giorgio Marincola, partigiano italo-somalo;
Giuseppe “Tzigari” Levakovich, partigiano italiano romanì;
Kebedech Seyoum, partigiana etiope anti-coloniale.
A loro abbiamo dedicato una targa posata all’ingresso dei Giardini Decoloniali di Porta Venezia, a memoria del fatto che la lotta al fascismo è lotta al colonialismo e al razzismo, e per consegnare il ricordo e lo spirito della loro lotta alla storia ed al futuro.
Durante tutta la Resistenza, le Partigiane hanno combattuto come i Partigiani imbracciando le armi, facendo le staffette, dando supporto logistico, sono state infermiere e comandanti, molte sono state catturate, torturate e hanno dato la vita per la Liberazione di tutte e tutti.
Resistenza oggi è riappropriarsi dell’idea che quello che c’è non è l’unico mondo possibile e che abbiamo la forza di immaginare e mettere in campo un cambiamento radicale. Le donne partigiane hanno sofferto il fascismo, la guerra, la fame, gli stupri, le torture, le ingiustizie, ma hanno continuato a combattere per permetterci di vivere e continuare a lottare per un mondo diverso.
Dopo aver posato la targa dedicata ai partigiani Marincola e Tzigari, con una biciclettata partecipatissima, abbiamo attraversato lo storico percorso del 25 Aprile e ricordato insieme a Non Una di Meno le partigiane e il loro fondamentale contributo alla resistenza: Kebedech Seyoum, Lidia Menapace, Onorina Brambilla, Lena D’Ambrosio, Carla Del Rosso.
