Sono passati ormai più di 25 anni dall’assassinio di Ken Saro-Wiwa per mano del governo Nigeriano. Venne giustiziato dopo un processo farsa basato su testimonianze fasulle, perché fu in grado di mobilitare, in modo non violento, il suo popolo, portando per le strade centinaia di migliaia di persone contro le elite politiche della Nigeria ed il colosso petrolifero Shell.
Venne assassinato perché portavoce delle rivendicazioni della sua etnia Ogoni, opponendosi alle devastazioni ed i saccheggi che Shell, con la complicità e la corruzione del governo, portava avanti nella sua terra, il delta del Niger.
Ken Saro scrisse poesie, romanzi, e testi teatrali, denunciando sempre lo sfruttamento della sua terra e del suo popolo per il profitto di pochi, a spese di moltissimi. La sua ribellione contro gli sporchi affari delle multinazionali petrolifere è ancora motivo di ispirazione e riflessione per ogni battaglia per la giustizia climatica e sociale.
La battaglia di Ken Saro è più che mai attuale. Le compagnie petrolifere continuano a davastare e saccheggiare, con la complicità dei governi di quasi tutto il mondo.
Solo due giorni fa, il 17/03/2021, i dirigenti di Eni e Shell vengono assolti in primo grado di giudizio in uno dei più grandi processi per corruzione nella storia del nostro paese. Le compagnie petrolifere colpevoli di aver comprato per più di un miliardo di dollari da Dan Etete (ex-ministro del governo Nigeriano che si auto assegnò il giacimento), soldi di cui i cittadini della Nigeria non vedranno un centesimo. I dirigenti sono riusciti a farla franca, almeno in primo grado, negando di essere a conoscenza degli affari sporchi delle loro società con Etete.
Fatto sta che ora Eni e Shell stanno sfruttando le risorse di quel giacimento, con un altissimo impatto ambientale e senza che il popolo o il governo Nigeriano ottengano nulla in cambio. Ancora una volta il profitto di pochi sembra essere più importante del benessere di molti.
Per questo dobbiamo continuare a lottare: lottare contro lo sfruttamento ed il saccheggio dei territori, lottare contro l’inquinamento e la devastazione dell’ambiente, lottare per rivendicare un futuro migliore, il futuro che ci spetta e non possiamo farci rubare in nome del profitto di pochissimi.
Il processo di Eni e Shell per la corruzione e lo sfruttamento petrolifero in Nigeria
Eni e Shell. Dove sono finiti 13 miliardi di dollari DataRoom di Milena Gabanelli
Eni e Shell: cosa abbiamo imparato dal processo alle multinazionali. Di Re-Common, su Altreconomia
“(…)Ci hanno fatto questo: hanno trasformato i nostri campi in una putrida e fetida poltiglia.(…) Dopo il massacro della nostra gioventù è arrivata la piaga delle piattaforme petrolifere e altra morte per i terreni coltivati e per i santuari dove vivono i pesci e quelle eterne fiamme che trasformano il giorno in notte e avvolgono la terra in finissima fuliggine (…)Tutti noi siamo di fronte alla Storia. Io sono un uomo di pace, di idee. Provo sgomento per la vergognosa povertà del mio popolo che vive su una terra generosa di risorse; provo rabbia per la devastazione di questa terra; provo fretta di ottenere che il mio popolo riacquisti il suo diritto alla vita e a una vita decente. Così ho dedicato tutte le mie risorse materiali ed intellettuali a una causa nella quale credo totalmente, sulla quale non posso essere zittito. Non ho dubbi sul fatto che, alla fine, la mia causa vincerà e non importa quanti processi, quante tribolazioni io e coloro che credono con me in questa causa potremo incontrare nel corso del nostro cammino. Né la prigione né la morte potranno impedire la nostra vittoria finale.”
Durante gli incontri del ciclo “Il pianeta che verrà“, a cura della Libreria Don Durito, al Mercato nello Spazio, abbiamo presentato il fumetto “Ken Saro-Wiwa” con l’autrice Roberta Balestrucci e i movimenti ecologisti della nostra città.
Un incontro di approfondimento verso il Global Day of Action organizzato da Fridays For Future Milano il 19 marzo.
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