Questa mattina Daniel ci ha lasciati.
Siamo increduli, il pensiero corre a innumerevoli momenti di lotte e battaglie, a tanti sogni per un mondo più giusto.
Sappiamo che Daniel avrà pensato, nei momenti più difficili, al fatto che Mery, Daniel, Valeria e Ricky sarebbero stati sempre circondati dall’affetto e dal supporto di tutta la nostra comunità e delle tante persone che hanno imparato ad amarlo e rispettarlo.
Daniel ha amato la sua casa.
Daniel ha sempre amato l’Ecuador, il suo primo paese, ha partecipato alla Revolucion Ciudadana e ha fatto tante altre battaglie per la rivoluzione dell’America Latina, schiacciata da secoli di colonialismo e dall’Impero americano.
Lo ha fatto accompagnato da una comunità numerosa, appassionata, generosa fatta anche di correisti e mapuche, boliviani e cileni, tifosi dell’Emelec e della Liga de Quito.
Daniel ha amato SMS Spazio di Mutuo Soccorso, in cui ha vissuto negli ultimi anni, e il quartiere di San Siro, diventando una colonna di una comunità meticcia, ribelle, solidale.
Ha portato avanti per anni progetti di sport popolare ed educazione comunitaria, organizzando squadre e tornei di calcio nei quartieri di Milano come San Siro e Quarto Oggiaro, con una capacità innata di interagire con bambine e bambini e di portarli da una parte all’altra della città, con mezzi improbabili.
Nemmeno in questi tempi bui Daniel ha mai fatto un passo indietro. Durante tutto il primo lock-down ha pedalato con le Staffette di Mutuo Soccorso, portando cibo e calore a tante persone in difficoltà, combattendo la solitudine e contribuendo a trasformare il quartiere in una comunità.
Daniel ha portato a Milano la cultura della Pachamama. Alcuni anni fa ci siamo trovati dentro a un rito sincretico, allo Spazio di Mutuo Soccorso.
Era la festa del sole, di fianco alla Madonnina posizionata dagli abitanti del palazzo, alla fine della guerra mondiale come omaggio per non essere stati bombardati, si sostava in fila.
A turno bisognava masticare una foglia di coca, rinsecchita e insapore, e esprimere una richiesta.
Tutti facevano in un modo o nell’altro la richiesta di una rivoluzione.
Continueremo a camminare domandando, a costruire quegli altri mondi possibili in cui ci siamo incontrati.
Non ti dimenticheremo Daniel e troveremo molti modi per ricordarti … la tua famiglia.
Al miglior organizzatore di tornei di strada,
Al custode instancabile della nostra Whipala,
Al luchador sincero e coraggioso di mille battaglie,
Al compagno, all’amico, al fratello,
Hasta siempre querido compañero Daniel.