L’emergenza sanitaria che ha investito la nostra regione sta avendo, ma soprattutto avrà, gravi ripercussioni sulla situazione abitativa di tutta la nazione e dei nostri territori i particolare.
Se da un lato la necessità di limitare il più possibile il numero di persone in circolazione ha convinto il governo a prendere provvedimenti sulla sospensione dell’esecuzione di ogni provvedimento di rilascio alloggio sino alla data del 30 giugno, nessuno strumento specifico è stato previsto per sostenere chi si trova in affitto ma senza reddito, chi vive nel nero dei senza contratto o dei posti letto e chi una casa proprio non ce l’ha e oggi più che mai avrebbe bisogno di un tetto sopra la testa.
Da Bergamo a Milano, da Bologna a Firenze, da Roma a Napoli, da Catania a Palermo .. #iorestoacasaMA se non posso pagarla? La casa è un diritto per tutte e tutti e adesso più che mai va tutelato!
#iorestoacasaMa
♦ Blocco degli affitti subito! Reddito per tutte e tutti!
♦ Assegnate tutte le case vuote
♦ I diritti sono per tutti, non sono privilegi
♦ Vogliamo un provvedimento che impedisca di intimare sfratti per le morosità accumulate durante il periodo dell’emergenza sanitaria
♦ Residenza per tutte e tutti. No all’articolo 5
♦ Aler e MM sospendete i pagamenti dei bollettini nelle case popolari
COMUNICATO SULLO SGOMBERO A SAN SIRO _ La casa è un diritto di tutte e tutti!
Nella giornata di ieri, 14 aprile 2020, è stata sgomberata una famiglia all’interno dello stabile Erp di Via Ricciarelli n. 20. Non conosciamo il nucleo familiare che è stato sgomberato ma non possiamo evitare di comunicare il nostro sdegno per quanto accaduto.
San Siro è uno dei più grandi quartieri popolari a Milano, un quartiere troppo spesso abbandonato dalle istituzioni, senza manutenzioni e senza servizi come se chi fosse povero non ne avesse diritto.
Abbiamo imparato insieme che o i diritti sono per tutti o sono privilegi e che costruendo solidarietà e lottando insieme siamo più efficaci nel contrastare chi vuole dimostrarsi sempre debole con i forti e forte con i deboli. Il Re è un’ altra volta nudo, la sua miseria è sotto gli occhi di tutti.
Riteniamo inammissibile che in piena emergenza sanitaria, in una città in cui i dati su contagi e decessi sono ancora in controtendenza rispetto al contesto nazionale, Prefettura, Aler e Regione Lombardia possano ritenere anche solo lontanamente opportuno sgomberare con l’intevento di decine di poliziotti una famiglia, scatenando la reazione rabbiosa degli abitanti del quartiere e aggiungendo emergenza ulteriore alla già difficile situazione abitativa della nostra città, mettendo oltretutto a rischio l’incolumità e la salute pubblica dei cittadini residenti, del nucleo sgomberato e degli stessi operatori sanitari.
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La totale assenza di politiche abitative di Regione Lombardia e dello Stato italiano negli ultimi 20 anni dovrebbero bastare a impedire a personaggi, come l’assessore Bolognini, di parlare di sgomberi soprattutto nell’attuale situazione di emergenza sanitaria. Le stesse istituzioni che ci chiedono di non lavorare, di non uscire di casa, di non vedere i nostri cari, con una mano ci multano e con l’altra si permettono di mettere le persone in mezzo alla strada.
Il pubblico non è in grado di ospitare tutte le persone che in questo momento sono in strada, non è in grado di farlo in condizioni normali, a maggior ragione nella grave situazione in cui ci troviamo, dobbiamo avere il coraggio di dire che le istituzioni non solo non devono sgomberare nessuno ma devono accettare che una percentuale di persone che non hanno casa possano trovarsi costretti ad occupare un alloggio, risulta evidente che le valutazioni in merito allo stato di necessità dei nuclei familiari debbano essere fatte, a tutela di tutta la comunità, solo quando saremo fuori dall’emergenza.
Oltre al piano delle responsabilità politiche che, come nella sanità, anche sulla questione abitativa, sono evidenti anche ai sassi riteniamo che ogni sgombero effettuato fino alla data del 30/06/2020 sia da considerarsi totalmente illegittimo in base a quanto previsto dal decreto “Cura Italia” che prevede la sospensione di ogni provvedimento di rilascio alloggio, compresi gli sgomberi dalle case popolari.
Per questo abbiamo chiesto e chiediamo la sospensione di ogni azione di sgombero e una valutazione estremamente attenta, caso per caso, anche sulle occupazioni in flagranza di reato.
Risulta evidente che quanto richiesto è motivato oltre che da una profonda convinzione politica, dalle particolari necessità di Salute Pubblica assolutamente straordinarie, motivo per cui chiediamo che anche il Sindaco del Comune di Milano, in quanto responsabile della salute pubblica dei cittadini milanesi, intervenga immediatamente sulla questione.
Comitato Abitanti di San Siro
Asia – Usb Milano
Valigia Blu sulla questione degli affitti nel periodo di pandemia
Eppure sono quasi 5 milioni le famiglie che abitano in affitto in Italia (11 milioni di individui, secondo i dati ISTAT del 2008, 700mila abitano in un alloggio di edilizia residenziale pubblica) ma sono 650mila le domande inevase per l’accesso. Oltre 4 milioni di famiglie abitano in una casa locata sul mercato privato. Di queste, la metà – 1 milione 708mila famiglie – era in difficoltà con il pagamento dell’affitto già prima dell’emergenza coronavirus. Un quarto pagava l’affitto in ritardo. Questa la fotografia scattata nel 2016 da una ricerca di Nomisma per Federcasa.