Anche quest’anno, per il quarto anno consecutivo, tutt* in piazza, sciopero globale transfemminista!
? 6 marzo h. 9.30 largo cairoli corteo studentesco
? 8 MARZO H.14.30 CORTEO CITTADINO
? 9 MARZO H.9.30 PIAZZA DELLO SCIOPERO
“Tu lo conosci il patriarcato?”
“Sì, lo conosco bene…”
“L’ho visto in faccia!”
…certo… Il patriarcato è…
Il patriarcato è un assassino, uno dei 142 che lo scorso anno ha ucciso una donna in Italia. L’80% di loro era il marito o il compagno, o l’ex. Il 32,8% ha ammesso di aver ammazzato per gelosia e possesso.
Il patriarcato è uno stupratore, un violatore, l’uomo che non si fa dire di no. Uno dei 4.000 che ogni anno in Italia compie almeno uno degli episodi di molestia sessuale denunciata, per non parlare di quelli che rimangono nascosti.
Il patriarcato è un giudice, che assolve uno stupratore perché la donna non ha “urlato abbastanza forte”. Un avvocato che sostiene l’esistenza della Sindrome da Alienazione Parentale per ricattare le donne e attaccare il divorzio.
Il patriarcato è un medico obiettore che si rifiuta di fare il proprio mestiere e tutelare la salute delle donne. Che induce le sue pazienti a guardare lo schermo della prima ecografia se vogliono abortire. Che insiste per passare attraverso un centro di aiuto alla vita privato che in nome della “sacralità della vita” ruba i fondi pubblici di una sanità sempre più in difficoltà.
Il patriarcato è un giornalista che parla di “raptus”, di “amore criminale”, di “gigante buono”. Un caporedattore che decide di indagare morbosamente nella vita privata della vittima di uno stupro o di un femminicidio. “Cosa indossava?”, “Dove si trovava?”, “E’ stata colpa sua?”… Ovviamente sì!.
Il patriarcato è il maschio-alpha, che è disposto a concepire le donne solo come Barbie o madri, suore o “puttane”, sempre e comunque a sua disposizione, “se no schiaffi!” E gli altri maschi solo come suoi simili o “finocchi e pervertiti” da menare. Nel 2018 sono state denunciate 4 aggressioni omo-transfobiche al mese (per non parlare della violenza verbale quotidiana nelle scuole, nelle case, al lavoro…).
Il patriarcato è un datore di lavoro che ti obbliga a firmare le dimissioni in bianco al momento dell’assunzione, che ti paga il 30% in meno del tuo collega, che approfitta del suo potere per avances non gradite e vere e proprie molestie. Che ti incita a diventare imprenditrice di te stess*, salvo poi lasciarti affogare nella burocrazia e nei debiti. È la violenza economica della precarietà assoluta.
Il patriarcato è il Vaticano che infligge regole e penitenze, che ti considera una minorata buona solo a obbedire e a fare da serva. Che ti santifica solo se vittima o reclusa dentro i melmosi confini familiari. E’ la violenza delle gerarchie, delle sottomissioni imposte e del bieco moralismo.
Il patriarcato è il moralista che giudica feccia una donna che lavora come sex worker, ma vende e compra il corpo di chi è schiava sessuale.
Il patriarcato è il colonizzatore di ieri e oggi, il Montanelli stupratore, il casco blu violador, il riccone pedofilo in altri lidi.
Il patriarcato è la norma eterosessuale che garantisce la propria sopravvivenza e quella della società del consumo.
È un razzista che crede nell’inferiorità delle persone nere, de* zingar*, figuriamoci se sono pure donne, lesbiche, gay, trans! È un ministro degli interni che rende la sola presenza in un paese un crimine, ti rinchiude in un lager chiamato “CPR”, azzera le tue possibilità di richiesta di asilo umanitario, si impegna attivamente per farti morire in mare o stuprare in Libia, in Turchia o dove possibile.
Il patriarcato è un negazionista climatico che è così impegnato a denigrare una ragazza di 17 anni da non accorgersi che la sua casa è un fiamme. Che tratta i corpi delle donne allo stesso modo in cui tratta la Terra: come un terreno fertile di sua esclusiva proprietà da dominare e da cui estrarre ricchezza. Il biocidio di milioni di specie, la sottrazione della vita a miliardi di animali e l’omicidio di migliaia di attivist* e ambientalis* sporcano di sangue le sue mani, così interessato al profitto di oggi da mettere a rischio il futuro di tutt*.
Il patriarcato è lo Stato, che fonda la sua stessa esistenza su chi domina e chi è dominato. Sulla rigida distinzione tra chi conta e chi no, tra chi ha diritti e chi no, tra chi può esistere e chi no. È il neoliberismo, che funzionerà soltanto finché gli ingranaggi del lavoro produttivo e riproduttivo continueranno a girare indisturbati
….se va a caer!!