Il 12 Dicembre 1969 una bomba uccide 17 persone, ne ferisce 16. Pochi giorni dopo precipita dalla finestra della questura di Milano Giuseppe Pinelli, ferroviere anarchico ucciso per accusare i movimenti sociali dell’attentato.
Gruppi di neofascisti e pezzi dello Stato davano inizio alla strategia della tensione, una risposta omicida ai movimenti sociali che mirava a giustificare un colpo di stato autoritario.
Non è fantapolitica, ma la storia recente del nostro paese. In cui i fascisti non hanno mai smesso di giocare un ruolo contro le rivendicazioni di diritti sociali e civili, di eguaglianza di libertà.
Oggi sono passati 50 anni dal 1969. Nel 1969 erano passati meno di 25 anni dalla fine della seconda guerra mondiale e del regime fascista. L’olocausto, il Porajmos, le leggi razziali. Molti paesi dell’Africa si erano appena liberati dal giogo coloniale erede della schiavitù.
La storia, materia che cercano di cancellare dai programmi scolastici da decenni e che già oggi si ferma in molte classi all’inizio del secolo scorso, servirebbe per capire tante cose del presente.
Per esempio che i sovranisti che si presentano come “nuovi”, profeti di una rinnovato “stato nazionale” non fanno che ripetere le trite formule dei leader autoritari che hanno condotto l’Europa e il mondo alla guerra.
Le “fake news” e la propaganda dell’odio etnico, assomigliano molto alle retoriche antisemite e antigitane che hanno condotto alla vergogna dell’Olocausto e del Porrajmos.
Il razzismo nei confronti di chi migra, l’odio nei confronti del “corpo nero” sono frutto di un retaggio coloniale, dei secoli in cui le classi dirigenti Europee erano convinte che il mondo fosse popolato da specie e razze inferiori a completa disposizione.
INIZIATIVE e MOBILITAZIONI.
9, 10, 11 e 12 dicembre: nelle scuole di Milano e provincia
Le giornate sarà dedicata alla memoria storica, all’approfondimento e alla riflessione sull’insegnamento della storia con appuntamenti e iniziative in decine di scuole.
Durante la settimana assemblee di Istituto in molte scuole di Milano, tra cui Severi, De Nicola e Casiraghi di Sesto San Giovanni, Vittorini, Hajech, le scuole di Busto Arsizio, Beccaria, Cavalieri.
Al Russel ci sarà il 12 Dicembre una giornata di confronto e memoria nelle classi.
Nelle scuole saranno proiettati diversi filmati storici tra cui:
Morte Accidentale di un Anarchico
Blu Notte – Piazza Fontana
Una mostra fotografica dedicata al racconto e alla ricostruzione storica è esposta per una settimana all’Erasmo da Rotteram di Sesto San Giovanni.
11 Dicembre, ore 16.00. Un albero per Giuseppe Pinelli.
L’11 dicembre, alle 16.00, il Comune pianterà un albero in piazzale Segesta, vicino alla casa di famiglia di Giuseppe Pinelli, nel quartiere di San Siro, dove tutti gli anni Giuseppe Pinelli viene ricordato con un corteo musicale di quartiere che parte dallo spazio Micene.
12 Dicembre – 50 anni dalla bomba di Piazza Fontana.
Ore 16.00 in piazza Fontana, commemorazione promossa dai familiari delle vittime di Piazza Fontana.
Ore 18.30 da piazza Cavour, manifestazione promossa dalla Milano meticcia e antifascista.
14 Dicembre – 50 anni dall’uccisione di Pino Pinelli.
Ore 14.00 Catena musicale per Giuseppe Pinelli.
Ore 19.00 a partire dallo spazio sociale Micene un corteo attraverserà il quartiere di San Siro fino alla casa di Pinelli
