L’America Latina è la matria del movimento globale “Ni Una Menos”. Era il 2016 quando, in seguito al brutale stupro e femminicidio della giovanissima Lucia Perez, la proposta dello sciopero delle donne prendeva forma a Buenos Aires, contagiando in breve tempo tutto il mondo: “Vivas Nos Queremos”. Nel 2017 almeno 2795 donne sono rimaste vittime di femminicidio in 23 paesi dell’America Latina e dei Caraibi, secondo i dati contenuti nel rapporto dell’Osservatorio di Uguaglianza di Genere della Commissione economica per l’America Latina e i Caraibi (Cepal), ma anche il 2019 si è contraddistinto per un inizio da record: 13 donne uccise o violentate nei primi 3 giorni di gennaio. Non si tratta solo di Argentina, ma di un intero continente. In ciascun paese le donne vivono contesti allo stesso tempo simili e specifici, elaborando strategie di resistenza e soggettivazione affini e particolari.
Qui di seguito tre interviste alle compagne de Articulación feminista pluridiversa boliviana, de La Morada colombiana e de Las Comadres Purpura venezuelane.