?SYSTEM CHANGE NOT CLIMATE CHANGE
In tutto il mondo milioni di persone hanno preso le piazze per dire chiaramente che questo modello di sviluppo è insostenibile.
Australia, Berlino, Londra, Amburgo, Tokyo, Uganda, Cape Town, Irlanda, Pakistan…
Da questa mattina 200 mila persone hanno attraversato le strade di Milano mostrando la potenza di questo movimento globale.
La situazione è drammatica, ma i governi si ostinano ad ignorare le nostre grida di lotta.
In Italia, c’è un alto livello di disattenzione mediatica, sperpero di risorse economiche per finanziare grandi opere inutili, che distruggono l’ecosistema, per il profitto di pochi a discapito di tutt*.
Noi abbiamo il dovere di preoccuparci del nostro pianeta: ribaltiamo questo sistema, basato su sfruttamento e devastazione ambientale!
People before Profit!
Dal 20 al 27 Settembre è Climate Action Week, la settimana organizzata dalla rete globale di FridaysForFuture contro il cambiamento climatico e per la giustizia ambientale.
27 settembre ore 9.30 L.go Cairoli SCIOPERO GLOBALE PER IL CLIMA!
27 settembre ore 18.00 L.go Cairoli MANIFESTAZIONE CITTADINA!
A Milano:
segnaliamo in particolare:
* Domenica 22/09: BIKE STRIKE, h.16.00 @ Largo Cairoli
In tutto il mondo milioni di persone hanno preso le piazze per dire chiaramente che questo modello di sviluppo è insostenibile.
Australia, Berlino, Londra, Amburgo, Tokyo, Uganda, Cape Town, Irlanda, Pakistan e molti altri paesi hanno mostrato la potenza di questo movimento.
A Milano abbiamo presidiato la sede della Rai di Corso Sempione, per pretendere una copertura mediatica quotidiana sui problemi legati alla crisi climatica ed ecologica che va affrontata in termini strutturali e non come un’emergenza. La narrazione inoltre non deve assumere un punto di vista eurocentrico, bensì dar evoce alle prospettive egli abitanti dei diversi territori. Voglia anche che la Rai e gli altri mezzi di informazioni riportino le informazioni utili per partecipare allo sciopero globale, che in Italia sarà il prossimo venerdì.
I ghiacciai si stanno sciogliendo a velocità mai registrate prima, basti pensare all’Okjull, in Islanda. Le foreste bruciano in tutto il mondo a causa delle politiche dei governi, come nel caso dell’Amazzonia, per cui, il presidente Brasiliano Bolsonaro ha preferito il guadagno dei padroni delle aziende agricole, piuttosto che la protezione del cosiddetto “Polmone verde” del Pianeta. In Europa inoltre si sono registrate temperature altissime, che hanno superato i 40°, mentre i fenomeni metereologici estremi stanno aumentando sempre di più, come l’uragano Dorian, che dal Nord America minaccia di giungere fino all’Europa. La situazione è drammatica, ma i governi si ostinano ad ignorare le nostre grida di lotta. In Italia e non solo il quadro è sempre più insostenibile, grandi opere inutili distruggono l’ecosistema per il profitto di pochi a discapito di tutti. Noi abbiamo il dovere di preoccuparci del nostro pianeta, ribaltando il sistema, fondato sullo sfruttamento e la devastazione del nostro futuro.