Passando per Missori abbiamo lasciato uno striscione a un Consultorio cattolico ricordando a tutt* che a Milano i consultori pubblici sono infestati da obiettori che limitano l’autodeterminazione dei nostri corpi.
Per ribadire il rifiuto degli student* al ddl pillon, che rende difficile il divorzio per la donna e annulla la nostra libertà decidendo per noi con un contratto firmato dai genitori valido fino alla maggiore età, abbiamo lasciato un messaggio davanti agli uffici dei giudici di pace.
Il corteo si è fermato davanti alla clinica mangiagalli, famosa per ospitare un centro aiuto alla vita (CAV) che diffonde la propaganda dei gruppi pro life. Questa minaccia il diritto all’aborto e la piena applicazione della 194, #moltopiúdi194.
Verso la fine del corteo abbiamo sanzionato un supermercato denunciando l’eccessivo costo degli assorbenti, bene primario che non dovrebbe essere tassato come bene di lusso.
Oggi eravamo tanti, domani saremo di più, saremo marea!
Ci vediamo l’ #8marzo, in piazza Duca d’Aosta alle 18, per lo sciopero femminsita globale.
Ecco il testo scritto dagli studenti per lanciare il corteo:
Le studentesse e gli studenti, di milano e provincia, aderiscono allo sciopero globale femminista e si organizzano anche quest’anno in corteo! L’ondata di odio e xenofobia che stanno diffondendo le nuove destre mondiali, dichiaratamente razziste e sessiste, rendono il nostro 7 e 8 marzo ancora più intersezionale e determinato di sempre!!! Dalla proposta del ddl Pillon, ai numerosi attacchi sessisti del “capitano”, siamo sicure dell’evidenza della discriminazione di genere che subiamo tutti i giorni. Anche quest’anno chiediamo a grande voce un’educazione sessuale laica, integrativa, basata sul piacere, la salute e che rompa dogmi e preconcetti eteronormati. Vogliamo una formazione che comprenda i gusti, le necessità e l’identità di tutte, tutti e tuttu per una società non binaria e non repressiva. Siamo queer, antisessist@, antirazzist@ e inarrestabili! Queste sono le rivendicazioni che porteremo nelle scuole e al corteo studentesco del 7 marzo:
1) Vogliamo un’educazione sessuale libera, laica, non binaria, che tratti di piacere e desiderio in tutte le scuole. Vogliamo conoscere per prevenire ogni forma di violenza di genere per poter prendere consapevolezza sui nostri corpi e sulle nostre vite.
2) Siamo contro la strumentalizzazione, la censura, le imposizioni sui nostri corpi, che pretendono di dettarci come vestirci, come porci, e come mostrarci. Chi e come siamo lo decidiamo solo noi.
3) Siamo contro l’omotransfobia perché siamo donne, gay, lesbiche, bisessuali, transgender, queer, intersessuali, asessuali e chiunque voglia allearsi rifiutando lo stereotipo dell’uomo virile e della donna indifesa a tutti i costi. Vogliamo essere tutt* liber*
4) Rifiutiamo il decreto Pillon perché rende difficile il divorzio per la persona economicamente svantaggiata nella coppia (spesso la donna), annullando la nostra libertà, decidendo per noi, con un contratto firmato da genitori, dalla scuola, dallo sport e dai nostri passatempi fino alla maggiore età.
5) Sui nostri corpi decidiamo noi, non ci fermiamo alla legge 194 ma vogliamo #moltopiùdi194. Educazione sessuale per decidere, contraccezione gratuita per non abortire, aborto libero per non morire.
6) Rifiutiamo il decreto sicurezza di Salvini e la violenza sessista e razzista che esso legittima per la libertà di migrare di tutte e tutti. Vogliamo un’educazione alle differenze perché bodyshaming, razzismo, sessismo, omofobia e transfobia siano solo un brutto ricordo.
7) Vogliamo programmi di scuola e libri di testo liberi da sessismo e da stereotipi di genere. Pretendiamo corsi di aggiornamento e di formazione per tutti i professori e tutte le professoresse, per poter cambiare la prospettiva di una scuola vecchia nel linguaggio e nei contenuti che ci sta più stretta che mai! ….E l’8 Marzo la mobilitazione cittadina