Il 25 aprile 1945 è stato il giorno della Liberazione di Milano dall’occupazione nazifascista grazie alla Vittoria della Resistenza Partigiana. A 80 anni dalla promulgazione delle leggi razziali c’è ancora chi porta avanti ideologie xenofobe e di odio. Questi soggetti hanno molti volti, a partire da chi si rifà apertamente al ventennio fascista o si dichiara un fascista del terzo millennio, fino a chi, come la Lega, punta il dito contro il migrante, alimentando una guerra tra poveri utile solo agli interessi di chi comanda. Per questo è importante essere uniti nelle lotte contro queste retoriche razziste e classiste ricordandosi l’importanza di prendere posizione organizzandosi dal basso seguendo lo spirito ribelle e partigiano della resistenza. Non bisogna avere paura di disobbedire agli schemi di un sistema capitalista ed etero patriarcale che punta a limitare la libertà delle persone sulla base del colore della pelle o della loro nazionalità.
Ci mobiliteremo a partire dai luoghi del sapere, in cui è necessario ricordare per poter lavorare consapevolmente sul futuro. La scuola dovrebbe essere il primo luogo libero da ogni tipo di discriminazione, stereotipo o censura, soprattutto in un momento storico come questo, in cui se non hai un passaporto vieni considerato illegale e le politiche si spostano sempre più a destra rispolverando vecchie tesi razziste. Dobbiamo ribadire che noi non ci stiamo: siamo studenti meticci e la nostra è una città meticcia! Nei quartieri e nelle scuole incontriamo ogni giorno persone provenienti da ogni parte del mondo. Siamo meticci perché le nostre classi, fin dall’asilo, sono animate da prime seconde e terze generazioni migranti. Perché il sapere si accresce solo se condiviso e le nostre passioni non si fermano a stereotipi dati dalle differenze culturali. Perché è inaccettabile che all’interno dell’ UE sia concessa la libera circolazione di merci e capitale ma vengano eretti sempre più muri contro chi scappa in cerca di una vita più degna. È inaccettabile che nel 2018 il presidente leghista della regione Lombardia parli di razza bianca
Per costruire una società migliore che permetta a tutti una vita dignitosa non bisogna creare confini e barriere ideologiche o pratiche.
73 anni dopo la Liberazione gli studenti e le studentesse di Milano e provincia scenderanno in piazza per continuare la lotta contro fascismo, razzismo e sessismo, che oggi stanno cercando di prendersi sempre più spazio, dalle scuole ai governi, dalle strade ai quartieri. Attualmente pratiche squadriste sono utilizzate da parte di gruppi di estrema destra come Casapound o Forza Nuova che perpetuano atti di violenza mirati ad oppositori politici antifascisti, a danni di studenti e migrantiIl fascismo parla di razze inferiori: il risultato peggiore è stato l’Olocausto, ma avvenimenti purtroppo tragici causati dal razzismo sono ormai quotidiani; dai 40.000 morti seppelliti dalle acque del Mar Mediterraneo, alle aggressioni a mano armata di Macerata e Firenze, ricordando anche l’omicidio di uno dei figli neri di questa città, Abba Abdoul Guibre, ucciso a sprangate dietro Stazione Centrale nel settembre del 2008. Il 25 aprile, scendendo in piazza ribadiremo l’importanza di non lasciare alcuno spazio,né fisico né politico, ai fascisti e ai razzisti.
E c’è anche bisogno di ricordare tutte le donne ribelli che hanno lottato e lottano ogni giorno contro un sistema che rende il sessismo strutturale e che denigra e sottomette le donne.
L’otto marzo centinaia di donne in tutto il mondo hanno manifestato per i loro diritti e per provare ancora una volta di smontare gli ingranaggi di questa società gerarchica e binaria.
L’esercito turco, il 18 marzo, ha conquistato il centro della città di Afrin, torturando i prigionieri e bruciando le bandiere della Rivoluzione del Rojava.
Il silenzio dei media non riuscirà a nascondere il massacro dei curdi da parte della Turchia di Erdogan che sta annientando una società libera, completamente autogestita e fondata sulla parità di genere.
Il silenzio ci rende complici, la protesta ci rende tutti piú liberi.
Grideremo e urleremo assieme ad ogni ragazz* migrante che vive in un cas o in uno sprar, metodi “d’accoglienza” che sotterrano ogni giorno di più i diritti di chi si trova in un altro paese a causa della guerra, della povertà o solo per desiderio di vivere libero e in movimento verso altre terre.
Lotteremo assieme ad ogni donna vittima di violenze, la cui sessualità è stata prima oggettivizzata e poi repressa, per essere tutte sicure di sé, indipendenti ed autoconsapevol*. Con ogni persona queer o cistrans, femminista ed alleata, perché siamo tutti degni di esistere ed essere riconosciuti al di fuori del bigottismo e delle oppressioni del sistema eteropatriarcale.
Per tutte queste ragione il 25 aprile siamo scesi in piazza nello spezzone della Milano Antirazzista Antifascista Meticcia e Solidale per ribadire che la nostra è una generazione meticcia, gli studenti sono contro fascisti e razzisti e partiti xenofobi come la lega. Diremo a gran voce che l’unica Razza è Quella Umana.
Coordinamento dei Collettivi Studenteschi
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