Che valore hanno l’amore e il desiderio di un uomo o di una donna rispetto alla storia di due mondi, ai grandi rivolgimenti del tempo che stiamo vivendo, alla speranza, alla crudeltà infinita della nostra specie?
Molto poco.
Ma una chiave è sempre molto piccola rispetto alla porta che apre.
Se perdete la chiave, la porta potrebbe rimanere chiusa per sempre. È nei nostri corpi che perdiamo o diamo inizio alla libertà, nei nostri corpi che subiamo o poniamo fine alla schiavitù.
Dedico questo libro al mio amico, col quale ho vissuto e col quale morirò libera.”
Ursula Le Guin
(1929-2018)
Oggi è morta Ursula Le Guin, scrittrice visionaria, autrice di uno dei più conosciuti romanzi di fantascienza politica “I reietti dell’altro pianeta. Un’ambigua utopia”. Proprio da quel sottotitolo prese il nome la rivista “Un’Ambigua Utopia”, una delle esperienze culturali e politiche più particolari fuoriuscite dal fermento culturale che scosse l’Italia in quello che è conosciuto come movimento del ’77. Qui trovate una lettera di Ursula Le Guin a Un’Ambigua Utopia.
Pensando a lei, alla sua opera, in questi giorni di fine gennaio, non possiamo fare a meno di ricordare Antonio Caronia, amico e compagno con il quale abbiamo per qualche anno condiviso il nostro cammino alla ricerca di altri mondi possibili. Chi lo sa che in quel nuovo spazio che adesso abitano si incontreranno per esplorare insieme i labirinti dell’immaginario.
Vi invitiamo, se non lo avete già fatto, a leggere queste pagine, a scaricare, copiare, diffondere, leggere, regalare e amare questo romanzo, che trovate al link seguente I-reietti-dellaltro-pianeta-Ursula-K.-Le-Guin
Ostinatamente convinti che un mondo nuovo è probabile quanto quello vecchio.